Fur boots

“Camminare nella neve ci aveva riscaldati”, scriveva Boris Pasternak nelle pagine del “Dottor Zivago”. Probabilmente perchè molto innamorati, aggiungeremmo, oppure, più prosaicamente, ben attrezzati. Perchè, si sa, non c’è tormento  maggiore (e più paralizzante) del gelo che attanaglia le  estremità. Quindi doposci e dintorni diventano un must per  affrontare serenamente le intemperie invernali. Un tempo intonati esclusivamente al paesaggio alpino, ora (finalmente) sdoganati anche in città dove si arricchiscono di un tocco di glamour. La gamba si avvolge di morbido folto pelo , per farci sentire un pò Lara, un pò zarina. Alla caviglia o sotto il ginocchio, pratici e flat o dotati di zeppa, sono in cuoio, suede, imbottiti di lapin o agnellino.

Dalle piste sciistiche alle passerelle. Chloé abbina un paio di boots tecnici in pelle e tessuto ad un outfit dall’ allure Seventies e dalla linea morbida ed essenziale: camicetta in seta con ruches e fiocco che incorniciano il volto, cappotto lungo in pelo e pant morbidi con coulisse, dalla vita alta, che accarezzano le forme senza costringerle.

D & G li sceglie morbidi e pellicciosi, abbinandoli invece ad abiti sexy svolazzanti, in pizzo e chiffon, maxi pull tricottati, maglioncini dalle maniche a palloncino, cardigan in lana e blouson in pelle.  Mescolandoli a motivi norvegesi, floreali e greche. Diventando la calzatura ideale da sfoggiare anche  di sera con candidi abitini impalpabili portati con una giacca o un gilet sartoriale, rigorosamente noir.

Da Chanel invece eccoli svettare su tacchetti come ghiaccioli abbinati a tailleur di lana bouclè e tweed.

Per l’approdo in città, si a pellicce, abitini svolazzanti, bluse, leggings second skin  ed harem pants. Giocando con le propozioni: mai gonne troppo lunghe, capi imbottite e oversize (scongiurando un effetto “uomo delle nevi” ).

Perfetti per  escursioni urban chic. Perfetti per difendersi dal freddo. E dalla noia!!.

M.Chiara D’Apolito

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