Appena ieri il sindaco di Meta, parlando di un noto stabilimento balneare sulla spiaggia di Meta, complice un mare piatto e una splendida giornata di sole, invitava professionisti, persone di cultura, persone semplici e tutti, a godersi la possibilità di un momento di benessere in quello che definiva i “nostri” Carabi …sottolineando come la magia che si vive sulla spiaggia di Meta è unica. Ma quello che è accaduto stamattina, più che una magia, ci appare una vera e propria maledizione annunciata.
Infatti, appena pochi metri dietro il famigerato mostro di Alimuri, tra le spiagge sabbiose di Seiano e Meta, proprio di fronte alla baia di Sorrento, alcuni turisti in canoa hanno potuto osservare esterrefatti come una vera e propria impetuosa cascata di fogna a cielo aperto finisse direttamente in mare!!!
Il Wwf Penisola Sorrentina, allertato da una telefonata si è recato immediatamente a verificare i fatti con una barca, e ha lanciato l’allarme alla Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia e al Comando Carabinieri di Sorrento. Siamo stati testimoni, come in un film già visto, di un mare di colore marrone e di vaste chiazze bianche-giallognole, schiumose e maleodoranti, con scaglie di sostanze marroni in sospensione e le alghe verdi cresciute a ritmo esponenziale, a testimonianza dell’eutrofizzazione provocata dall’eccesso di nutritivi, nitrati e fosfati, contenuti nei detergenti e scarichi fognari.
Solerte l’intervento delle forze dell’ordine (Capitanerie di Castellammare e Vico e Carabinieri di Vico Equense) sopraggiunte da terra e da mare, che hanno provveduto a denunciare la GORI, società che gestisce la condotta e tutti gli impianti fognari in penisola.
Dopo alcune ore, con l’arrivo dei tecnici della Gori, la cascata è stata finalmente bloccata!!!
“Il danno arrecato all’ecosistema e alla salute dei bagnanti è assolutamente enorme – dichiara Claudio d’Esposito Presidente del WWF Penisola Sorrentina – resta vergognoso che, nonostante il clamore dell’estate trascorsa e lo scandalo di questi giorni sulla vicenda percolato, l’attenzione al problema dell’inquinamento del mare, proprio da parte di chi dovrebbe gestire la depurazione delle acque e tutelare la salute dei bagnanti, appare veramente bassa. Se non ce ne fossimo accorti noi la cascata, visibile solo da mare, avrebbe potuto tranquillamente continuare a sversare liquami sotto costa per giorni e giorni!!!Se si aggiunge che l’episodio documentato è già accaduto nel recente passato e con le stesse identiche modalità…beh…allora la situazione non può che preoccuparci. Fino a quando il nostro mare riuscirà ad autodepurarsi?
La maggior parte dei comuni della rinomata Penisola Sorrentina, nonostante basino la loro economia portante sul turismo estivo legato al mare, di fatto non possiedono impianti di depurazione. In pratica, se si escludono piccoli impianti a Massa Lubrense e Marina Grande a Sorrento (sottodimensionati) vi è un’unica grossa condotta consortile che dovrebbe condurre i liquami di tutti i comuni (non depurati!!!) a centinaia di metri dalla costa dove (grazie a maggiori profondità, alla pressione e a temperature più basse) il carico inquinante viene in parte neutralizzato.
Ma cosa è successo di preciso stamattina? Per l’ennesima volta si è “otturata” una griglia…una normale e banalissima griglia, posta ad intercettare i rifiuti solidi all’interno del canale fognario.
Proprio la mancanza di manutenzione a tali griglie ha fatto si che le acque fognarie, trovando occluso il percorso, anzicchè immettersi nella condotta sottomarina tracimassero, fuoriuscendo sugli scogli e poi direttamente a mare, inquinando in tal modo le spiagge limitrofe e l’intera baia.
La cosa più incredibile è che quello che è accaduto stamane, nonostante sia una cosa assolutamente grave e inaudita, si ripete spesso e con le stesse identiche modalità, al punto da essere considerata dagli abitanti del posto un’eventualità possibile e quasi inevitabile.
Alla Magistratura e alle Forze dell’Ordine va la richiesta di continuare ad indagare sugli impianti e scarichi fuorilegge presenti nella turistica Terra delle Sirene, per scoprire TUTTI i colpevoli di un disastro ambientale di una portata non più tollerabile. Ferdinando Fontanella