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Orlando: “ Una settimana per risolvere le primarie”. Calabrò probabile candidato PDL

“La situazione è oggettivamente difficile. Sto incontrando molti ostacoli ma anche alcune disponibilità, che mi lasciano ben sperare” : così in questi giorni ha dichiarato il commissario Andrea Orlando , aggiungendo inoltre:  “Per ora sono ancora in una fase ricognitiva: sicuramente sto stemperando un clima molto acceso. Poi abbiamo rimesso in moto il partito anche all’esterno programmando varie iniziative tra cui la raccolta firme per le dimissioni di Berlusconi”.

Sulle accuse di infiltrazioni malavitose dichiara che non ci sono ricorsi e precisa che i tabulati di chi ha partecipato alle primarie sono a disposizioni di tutti per una libera consultazione.

Nell’assemblea del Pd a Roma di qualche giorno fa, è intervenuto anche Massimo D’Alema. L’ex premier ha mostrato un dossier redatto dall’ex sindaco di Pomigliano d’Arco Michele Caiazzo, braccio destro di Cozzolino, che dimostrerebbe la regolarità del voto contestata dagli altri candidati in alcune sezioni, con particolare riferimento ai presunti cinesi “ingaggiati”da Cozzolino stesso: risulterebbe infatti che i cinesi siano stati 42 su 421 stranieri votanti. Lo stesso D’Alema poi non si pronuncia sulla regolarità dell’elezione, ma fa riferimento al fascicolo parlando di numeri «testardi» che non lasciano spazio a equivoci.

Cozzolino intanto fa sapere che non ha alcuna fiducia in una Commissione di Garanzia (presieduta da Raffaele Cananzi) che, ad oggi, non è stata più riconvocata, ma che, soprattutto, è composta – secondo i cozzoliniani – “all’80% da esponenti vicini o legati a Ranieri”. Eppure, è la commissione a dire che, “Nessun voto è stato annullato, per camorra”.

Per Bersani quindi si prospetta un tentativo di “ridimensionare” Bassolino, che giovedi ha chiesto la proclamazione del suo ex-assessore. L’unica via d’uscita potrebbe essere un terzo candidato: Paolo Mancuso, procuratore capo di Nola, sembra il favorito.

Intanto il Pdl si riunirà a breve per stabilire il proprio candidato sindaco: si cercherà m tutti i modi di annullare la strada che porta all’ex leader dell’Unione Industriali di Napoli, Gianni Lettieri. Un nome gradito al sottosegretario Gianni Letta e al premier Berlusconi, oltre che al Terzo Polo, che spera ancora in un’alleanza per espugnare anche Palazzo San Giacomo dopo la Provincia e la Regione.

Così, pur di scongiurare la candidatura di Lettieri, la scelta sembra fermarsi sempre più su Raffaele Calabrò. Questa scelta, che è vicinissima all’ ufficializzazione, è legata innanzitutto alla buona stima di cui il senatore gode a Roma, oltre al fatto che riesce a ben unire quasi tutte le correnti interne del Pdl, grazie alle sue capacità mostrate nei suoi precedenti incarichi. E’ stato infatti, l’ultimo assessore regionale alla Sanità a chiudere con il bilancio in pareggio.

                                                                                                              Mario De Angelis

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