San Giorgio a Cremano – E’ guerra di cifre sul bilancio partecipativo. Sarebbero stati contati circa 1500 questionari, pari a meno del 10% delle famiglie sangiorgesi. Un dato che rende <<pienamente soddisfatto>> il sindaco Mimmo Giorgiano e che è invece <<la conseguenza della consegna a solo il 25 % della popolazione>> per il Forum democratico (che riunisce rappresentanti del Comitato cittadino, dell’Unitre, della Federazione della Sinistra, del Movimento 5 stelle ed altri numerosi cittadini) riunitosi lunedì scorso in Villa Vannucchi, per discutere insieme proprio del bilancio partecipativo, strumento attraverso cui l’amministrazione comunale chiama i cittadini alla condivisione delle scelte atte a migliorare la città. <<Sono emerse – dicono i rappresentanti del Forum – numerose perplessità sulla reale volontà da parte del Comune di utilizzare realmente il Bilancio partecipativo, quale strumento concreto di interazione con la cittadinanza. Le richieste più pressanti sono state quelle della disponibilità del bilancio e delle spese sul sito del Comune, di conoscere su quale entità di risorse, e con che percentuale, verrebbe calcolata la quota destinata al bilancio partecipativo, se essa sia uguale al 5% previsto nel programma elettorale o diversa. E’ stata sottolineata inoltre la assoluta mancanza di discussioni e di assemblee con la cittadinanza; infine, i questionari a risposta bloccata non sono il modo migliore per condividere le idee dei cittadini>>. Di diverso parere l’assessore al bilancio Salvatore Petrilli che dichiara: <<Abbiamo lavorato alacremente per presentare alla città in tempi strettissimi i risultati del bilancio partecipativo, che stiamo già tenendo in considerazione in questa fase di redazione della proposta del bilancio preventivo per il 2011. Le indicazioni pervenuteci dai sangiorgesi sono utilissime: il nostro scopo è quello di garantire il più possibile il rispetto delle direttrici segnate dai nostri concittadini e di renderli sempre più partecipi nella gestione della cosa pubblica>>. Le istanze delle 1500 famiglie sulle circa 15mila che abitano nel comune vesuviano si sono concentrate su tre punti principali: il rifacimento di piazza Troisi (tra l’altro già previsto grazie ad un finanziamento della commissione bilancio Camera dei Deputati), una addizionale Irpef più bassa (a San Giorgio allo 0,8 il massimo consentito per legge, e difficilmente riducibile a causa dei tagli dei contributi agli enti locali), sanzioni per chi sporca le strade (anche queste già previste per legge).
Claudio Di Paola