Santa Maria del Pozzo in Somma Vesuviana, via ai corsi di restauro per i dipinti murali

“Salvare il salvabile” questo il principio che ormai da qualche tempo e con fervore spinge il direttore Emanuele Coppola a lottare per ridare dignità al complesso monumentale di Santa Maria del Pozzo in Somma Vesuviana. Ancora una volta, passo dopo passo, tassello dopo tassello, una nuova pagina di storia è stata scritta per questo complesso monumentale, si tratta dell’inaugurazione dello stage formativo restauro dipinti murali del complesso. Un progetto nato dalla collaborazione con il Comune di Somma, il patrocinio della Regione Campania e che si è avvalso del solido sostegno della Clinica Santa Maria del Pozzo, nella figura della dottoressa Terracciano, che ha letteralmente adottato una parte dei dipinti murali presenti nel suggestivo chiostro del complesso, permettendo il repentino inizio dei lavori. Dodici gli studenti – stagisti selezionati, Dora Ambra, Giuseppe Canò, Jessica Casolaro, Vincenzo Castaldo, Elena Coppola, Mariateresa De Falco, Bruna Esposito, Vincenzo Giordano, Giovanni Indolfi, Carmela Maione, Amalia Nicchia e Tiziana Parente, tutti qualificati ma soprattutto motivati e amanti di questo complesso che una volta restaurato può dare tanto alla collettività, diventando così un punto di riferimento per la storia , la cultura e l’archeologia sommese e non solo.  Santa Maria del Pozzo è uno dei pochi posti dove è possibile toccare con mano la storia vesuviana degli ultimi venti secoli, dai Romani ai bizantini, dagli Angioini agli Aragonesi. A occuparsi dei lavori  la ditta della restauratrice Annalisa Pellecchia che affiancherà gli stagisti nelle sessanta ore di lavoro sui dipinti. Durante la manifestazione, svoltasi nel chiostro illuminato dai tiepidi raggi del sole, efficaci gli interventi dei presenti: tra cui il Direttore scientifico dello stage, Carlo Caracciolo, la Dirigente del III Circolo didattico di Somma Anna Andolfo, che ha  offerto i locali della sua scuola ai  ragazzi del catechismo, l’architetto Gaetano Ruocco, l’architetto Antonio Auriemma che ha messo a disposizione il suo studio come segreteria didattica del corso, Monsignor Luigi Mocerino, vicario episcopale di Nola e il Ministro Provinciale dei Frati Francescani, Padre Agostino Esposito che ha consegnato una pergamena di ringraziamento a tutti i giornalisti che  in questo tempo si sono impegnati per  dare la giusta considerazione al complesso monumentale, che ormai è diventato  un sito archeologico al pari della Villa Augustea, la Domus romana che l’università di Tokio, insieme all’ università Suor Orsola Benincasa di Napoli, sta riportando lentamente alla luce, nei pressi di Starza Regina in Somma vesuviana.  In questa manifestazione non poteva mancare il saluto del primo cittadino il Dott. Raffaele Allocca che si è complimentato con gli stagisti e ha sottolineato quanto il sogno di inserire Somma Vesuviana in un circuito sociale – economico – e legale, cioè anti- camorra, gli stia a cuore.  Alla fine il padre Guardiano Rufino ha benedetto i presenti dando ufficialmente il “via” ai lavori. A lui come a tutti quelli che si sono prostrati in questo progetto va il plauso di tutti gli stagisti, affinché veramente possano credere nei giovani e riportare alla luce  parte della nostra storia, riconsegnando alla collettività le radici di un paese in cui il suo patrimonio artistico – culturale è testimone di quanto le case regnanti l’abbiano amato nei secoli passati.

Giacomo Giarraffa

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