Paolo Cannavaro: “Lo scudetto? Abbiamo fiducia nei nostri mezzi”

Il capitano del Napoli Paolo Cannavaro ha parlato alla consueta conferenza stampa settimanale a Castel Volturno, alla vigilia della settimana che porta all’importante match dell’Olimipico contro la Roma, evidenziando a pino ciò che è la filosofia della squadra, e cioè quella di continuare per la propria strada senza badare ai risultati delle altre antagoniste allo scudetto.

Ecco quanto evidenziato:

Quanto ti dispiace non essere stato a Dortmund con la Nazionale italiana?

“Dispiace, perchè per quello che sto facendo con il Napoli mi sarei aspettato la chiamata di Prandelli. Fa niente, continuerò a crederci sempre”.

Da tifoso, ci pensi o no allo scudetto?

“Da tifoso ovviamente ci penso, ma chi potrebbe dire il contrario? Io però devo essere razionale, abbiamo fiducia nei nostri mezzi”.

Uno dei segreti di questa squadra è la difesa. Dopo un inizio stentato avete finalmente trovato equilibrio?

“Credo che la nostra forza sia il fatto che ora difendiamo tutti, attaccanti compresi. La fase difensiva è la forza, non la difesa”.

Giocate più sereni avendo quei tre davanti?

“A volte ci diciamo di non prendere gol che tanto ci pensano loro davanti a farlo. Tenendo botta e difendendo bene, grazie poi allo spunto del singolo abbiamo vinto tante partite anche all’ultimo minuto”.

Il fatto che ora ci siano delle alternative all’altezza, vi fa piacere?

“Assolutamente si, sappiamo che non possiamo giocare sempre gli stessi. Ora ci sono nuovi compagni che ci possono consentire di rifiatare ogni tanto, in modo da non arrivare a fine stagione col fiatone”.

Chi toglieresti all’attacco della Roma?

“Se devo essere sincero, toglierei De Rossi più che un attaccante”.

A livello mentale la gara di Roma può darvi l’input decisivo?

“Assolutamente si. Siamo consapevoli che fare punti lì sarebbe un bel segnale di crescita, senza dimenticare la forza dell’avversario”.

E’ decisiva sabato sera?

“Può essere importante per la nostra crescita, ma non fondamentale, siamo solo a febbraio. Le squadre forti si vedono all’arrivo, e l’Inter è una di queste sicuramente”.

Gli allenatori delle big vedono il Napoli come una squadra temibile. Quest’anno non siete più una provinciale, ma una big a tutti gli effetti. Che cos’ha in più il Napoli quest’anno?

“Al di là della piazza che non scopro certo io, e di una società che sta crescendo continuamente, c’è una squadra che sta lottando per obiettivi importanti, quindi è chiaro che sia una destinazione gradita anche ad altri giocatori”.

C’è stata una partita della svolta che vi ha fatto prendere consapevolezza della vostra forza?

“Cagliari, Genoa, con il Palermo in casa: sono stati tutti segnali che confermano il nostro processo di crescita”.

Una considerazione su Ruiz?

“Abbiamo visto un giocatore tignoso, spigoloso sull’avversario e dalle grandi capacità tecniche. Ovviamente sarà inserito gradualmente anche perché viene da una realtà totalmente diversa”.

E’ la flessione dei centrocampisti, Gargano in primis, ad aver determinato la sconfitta di Verona?

“Assolutamente no. Tutti abbiamo sbagliato e mi dispiace per i fischi che ha ricevuto Walter: lui è uno generoso e sappiamo bene quanto può dare a questa squadra”.

Cosimo Silva

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