Il senatore Nello Di Nardo (Idv) presenta un’interrogazione parlamentare al Ministro del lavoro, Ministro delle politiche sociali e al Ministro dello sviluppo economico sulla crisi occupazionale a Castellammare di Stabia. Ecco il testo:
Premesso che da tempo la città di Castellammare di Stabia (Na) presenta una grave situazione di crisi a causa della profonda recessione che ha colpito le principali realtà produttivi locali: Fincantieri, Avis, Terme e lavoratori portuali;
per Fincantieri si è ancora in attesa che il Governo convochi il tavolo tra le parti sociali, in particolare con la Regione Campania, per affrontare le problematiche legate al bacino di costruzione, oltre al problema delle nuove commesse con i relativi carichi di lavoro; intanto ha avuto luogo il 9 febbraio u.s., presso la Regione Campania, l’esame congiunto ai fini della presentazione al Ministero del Lavoro delle istanze di concessione della Cassa Integrazione guadagni straordinaria: coinvolte le aziende Alcina srl, M.N. Montaggi Navali, Armet sas, Cbm sas, Cbm srl, Hi-Tec srl, M.S. Montal Sud srl, Casual sas e Az Impianti, per un totale di 159 lavoratori;
per Avis (Industrie Stabiesi Meccaniche e Navali spa) da tempo si è in attesa di proposte per la riconversione dell’area ed il rimpiego dei lavoratori; gli operai dell’ex Avis da oltre un anno chiedono che la Regione Campania mantenga l’impegno finanziario a tutela della loro posizione occupazione; infatti nell’estate del 2010 la giunta regionale ha deciso di non stanziare nuovi fondi per il finanziamento dei lavori di pubblica utilità che i lavoratori, da circa due anni in cassa integrazione, svolgevano per conto del Comune di Castellammare. Gli ex lavoratori della storica azienda stabiese specializzata nella costruzione e nella riparazione di carrozze ferroviarie, dal 2009 svolgevano per il Comune, lavori di pubblica utilità come la manutenzione del verde pubblico, delle strade e dei marciapiedi;
i lavoratori di Terme di Stabia non percepiscono da mesi lo stipendio e i tagli alla sanità rischiano di penalizzare ulteriormente tale realtà produttiva e qualsivoglia tentativo di rilancio della struttura termale;
i lavoratori portuali hanno avviato una protesta perché ancora in attesa che si concretizzi il progetto di rilancio del porto commerciale, la cui competenza è dell’Autorità portuale di Napoli, con la realizzazione della stazione marittima che consentirebbe il reimpiego di tutti i lavoratori portuali,
si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza della gravissima crisi occupazionale che investe la città di Castellammare di Stabia e quali iniziative intendano assumere, per quanto di propria competenza, per dare uno sbocco all’insieme delle vertenze in atto e riportare serenità e speranze per il futuro alle famiglie di centinaia di lavoratori, che da mesi non percepiscono più alcuno stipendio e non godono nemmeno di alcuna tutela prevista dagli ammortizzatori sociali.