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Luigi Merolla è il nuovo Questore di Napoli

Luigi Merolla è il nuovo Questore di Napoli. Aveva lasciato la Digos Napoli nel 2000 per andare a dirigere la Questura di Salerno prima, poi quelle di Verona e ora quella di Bologna, dalla quale è in partenza per tornare a Napoli, 11 anni dopo, ma da Questore. Merolla sostituirà Santi Giuffré a partire dal prossimo mese di marzo. Ecco le sue prime parole, dopo aver saputo del nuovo incarico: «Sono felice per la nomina a Questore di Napoli ed esprimo la mia più grande riconoscenza al Ministro dell’Interno, On.le Roberto Maroni e al Capo della Polizia, Prefetto Antonio Manganelli per avermi ritenuto all’altezza dell’importante compito di dirigere una delle più importanti Questure d’Italia. Il piacere per il prestigioso incarico è accresciuto dalla soddisfazione di tornare a lavorare in un ufficio dove ho trascorso 19 anni della mia vita, instaurando rapporti professionali o di amicizia molto intensi, e di potermi mettere al servizio della città dove sono nato, dove mi sono formato e che amo profondamente. Le esperienze accumulate negli undici anni trascorsi a Roma, al Servizio Antiterrorismo e, poi, alla guida delle Questure di Salerno, di Verona e, infine, di Bologna mi hanno arricchito e questa rinnovata professionalità la pongo a disposizione della Città e di tutta la Provincia di Napoli, e in particolare, del Prefetto Andrea De Martino, nella cui guida autorevole confido per lo svolgimento del mio futuro lavoro. Pur consapevole delle grandi difficoltà a cui andrò incontro nello svolgimento del mio incarico, in una realtà così complessa come quella napoletana, so di poter contare su di una struttura ricca di donne e uomini che hanno sempre lavorato con sacrificio ed eccezionale professionalità. Attraverso loro potrò degnamente supportare tutte le magistrature locali e affiancare le altre forze di polizia nella lotta contro ogni forma di illegalità, facendo sistema con tutte le altre istituzioni e coinvolgendo sempre più la società civile locale in quel progetto di sicurezza partecipata integrata che il Ministro dell’Interno e il Capo della Polizia stanno applicando all’interno Paese. Colgo l’occasione per ringraziare il Prefetto Tranfaglia per la sua costante vicinanza e i saggi indirizzi ed i colleghi e tutto il personale della Questura di Bologna con il quale ho sviluppato una perfetta sintonia che, grazie alla loro abnegazione e alla grande bravura, ci ha consentito di affrontare e risolvere, sempre con grande serenità, i problemi più difficili. Ringrazio, infine, l’intera comunità Bolognese il cui senso civico resterà per sempre una guida ferma e sicura per il mio futuro professionale e personale».

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