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Tosca, Manon Lescaut, Carmen, O’ sole mio: per il tenore Raffaele Sepe l’emozione non ha confini

L’inizio del 2011 ha fatto registrare due ulteriori importanti passi nella giovane carriera  – ma già densa di successi e riconoscimenti! – del tenore nolano Raffaele Sepe. Ci riferiamo al concerto di musica lirica tenutosi a Mosca – debutto ufficiale per lui nella capitale ex sovietica – avvenuto lo scorso 29 gennaio, a seguito di invito della famosissima soprano Elena Popovskaya che lo ha inserito nel cast insieme al tedesco Weiland Satter – baritono/basso – e al baritono Andjei Beletsky, con la direzione del maestro Evgeny Samoilov della Novaya Opera orchestra.

Concerto che è capitato in un momento particolare per il popolo moscovita, ancora sbalordito ed impaurito in seguito all’attentato avvento all’aeroporto della capitale che ha mietuto numerose vittime e tantissimi feriti. E coinciso col ‘lutto cittadino’ indetto dalle autorità locali.

“Prima di iniziare la mia personale esibizione, mi è sembrato doveroso rivolgermi al pubblico presente al teatro ‘Nova Opera’, per mostrare loro la mia solidarietà e quella del popolo Italiano, che mi sentivo di rappresentare in un momento così drammatico, non solo alle famiglie delle vittime, ma anche all’intera società sovietica.”, rivela a tal proposito il tenore in perfetta lingua inglese. “Con un grande applauso hanno mostrato di gradire, ed è così che si è creato tra noi un particolare feeling che è andato in crescendo per tutta la serata”.

Il Sepe si è esibito nel brano della ‘Tosca’, ‘E lucean le stelle’, impersonando il tanto a lui caro Mario Cavaradossi! Poi con brani della ‘Manon Lescaut’ di Puccini, prima in un duetto col baritono e poi nel terzetto finale con l’aggiunta di ‘lady’ Popovskaya. Si è trattato di sfoggi artistici contrastanti tra loro, in quanto la prima esibizione rimarca l’amore fisico, sensuale, erotico …. e l’altra la gelosia, la ribellione al sentimento non corrisposto, la voglia di impazzire del personaggio!

E così, dopo essersi emozionato ed aver emozionato immergendosi totalmente nell’avvincente musica che ‘scolpiva qualcosa di entusiasmante, di forte, d’irresistibile nell’anima’ … a spettacolo pressoché ultimato –  per la serie non finiremo mai di sbalordirci!  – gli è stato chiesto di cantare ‘O SOLE MIO!’.

“E dove sta il problema?!”, si è detto. “Il brindisi a base di ottima vodka può attendere!”. Allora il  maestro Evgeny Samoilov ha ‘attaccato’ con l’introduzione dell’intramontabile brano partenopeo e già da ‘Che bella cosa è na jurnata ‘e sole’ il Sepe notava che gli spettatori cantavano insieme a lui come in un immenso coro! “La cosa strabiliante, quella che mi ha colpito di più – ci ha poi riferito oltremodo intenerito – è stato il vedere una ragazzina in prima fila, che poteva avere 10/12 anni, cantare con me dalla prima all’ultima parola!”. Credo sia superfluo riferire che, non ancora appagati di tanta condiscendenza … incontentabili a più non posso! gli hanno chiesto il BIS! E a questo punto l’apoteosi è stata completa!!!!!

Ad onor di cronaca riferiamo che domani 12 febbraio, per rimarcare l’importanza dell’evento lirico e nella dimostrazione del successo ottenuto, la Radio moscovita ritrasmetterà l’intero concerto.

Il sei febbraio scorso, invece, trasferendosi nella ‘vicina’ Lettonia, Raffaele Sepe, al teatro ‘Latvian National Opera’ della città di Riga,  ha replicato per la quarta volta la “Carmen”, riassaporando quelle intense emozioni, per l’aver già interpretato il personaggio principale dell’opera, il Don Josè, con tre partner diverse: le mezzosoprano bolognese Anna Malavasi; la svizzero/canadese Nora Nourouzian e la polacca Margorzata Panko.

Mauro Romano

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