Solidarietà alle vittime del racket: ad Ercolano serrata degli esercizi commerciali

Continua incessante l’impegno dell’Associazione antiracket di Ercolano. Serrata per un ora degli esercizi commerciali locali: con questo gesto si è voluta offrire piena solidarietà alle vittime del racket che hanno denunciato i propri strozzini alla Magistratura consentendo così ai militari della Benemerita di mettere i ferri ai polsi ed assicurare alle patrie galere pezzi da novanta della mala locale. Mobilitato persino il sotto segretario all’Interno Mantovano direttamente da Roma. “Andremo avanti con coraggio e fiducia nelle Istituzioni”-ha commentato la presidentessa dell’Associazione Antiracket di Ercolano Raffaella Ottaviano, considerazione ripresa e pienamente condivisa dallo stesso Tano Grasso coordinatore dell’antiracket a livello nazionale. Tutti uniti, sindaco di Ercolano Strazzullo in testa, per testimoniare in “piazza” contro la camorra e la prevaricazione violenta. Francamente non è questo il momento di muove sia pur valide “polemiche”  sull’organizzazione dell’evento ne sul polverone che giorni addietro aveva investito la Casa Comunale in relazione ad una non presenza in aula come parte civile dell’amministrazione comunale durante un’udienza contro gli estorsori. Come non è sfuggita la solerzia con la quale il governo locale ha provveduto a “rappezzare” l’esterno del Mav (museo archeologico virtuale) per l’arrivo di Mantovano : orinatoio a cielo aperto, punto di ritrovo per balordi nelle aree laterali,il MAV necessiterebbe di ben altra manutenzione esterna e di un servizio di video sorveglianza che ancora non si comprende bene se “ci sia” o meno. Intanto la mala alza il tiro : sembra che poche sere addietro alcuni colpi di pistola siano stati esplosi contro il balcone di un noto pregiudicato appena uscito dal carcere. La gente ha paura : troppi i conti sospesi, gli equilibri saltati a monte di quella che si può definire ormai vera e propria faida tra clan determinati ad accaparrarsi il controllo degli affari illeciti in città a suon di morti ammazzati. Come se non bastasse l’emergenza sicurezza a complicare l’esistenza degli ercolanesi  disservizi logistici ormai endemici in paese: marciapiedi in pessimo stato di conservazione, semafori perennemente fuori uso e quel che è peggio barriere architettoniche per disabili un po’ ovunque inclusa l’area cimiteriale che necessiterebbe di interventi immediati, concreti e risolutori. La sacralità dei luoghi è infatti profanata da disfunzioni inimmaginabili: lo stesso personale comunale riuscirebbe a fatica a svolgere le proprie mansioni  tra mille carenze e difficoltà tecniche. Insomma mentre in città si grida “no alla camorra” i guai continuano: ci auguriamo che queste marce,fiaccolate ed occasioni d’incontro non restino soli eventi sporadici ma si tramutino in voglia di riscatto per un territorio troppe volte finito alla berlina dei mass media per incapacità gestionale.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.