Il Gazzettino vesuviano | IGV

I magnifici tre

Il fatto che gli Ebrei avessero abbandonato la loro patria e sacrificato il loro diritto alla difesa organizzata, giuocava senza dubbio un ruolo in questo contesto: era come se in tal modo gli Ebrei avessero accettato di essere vittime non solo di Dio ma anche dei Paesi che li ospitavano. Quanto ho detto può dare anche un’idea della debolezza degli Ebrei. L’etica cristiana, invece, è fondata sulla subordinazione radicale di questo ad «un altro» mondo, degli imperi mondani al Regno di Dio; quando Hitler diceva che la coscienza ebrea era una specie di macchia, egli si riferiva quindi anche al Cristianesimo ed alla sua dottrina del peccato e della salvezza. Nell’epoca moderna il carattere libero della scelta dei valori e dell’esercizio dell’intelletto dell’uomo sono state messe in forse dalle teorie di tre ebrei. 1.  La teoria marxista del determinismo storico stabilisce il fatto che i nostri valori sono inconsapevolmente determinati dai modi in cui ci guadagniamo da vivere, 2.  In psicologia la teoria freudiana dell’inconscio ha dimostrato con sufficiente chiarezza che noi non conosciamo il significato delle nostre motivazioni, 3.   La teoria di Einstein della relatività ha posto le basi per una trasformazione della fisica dimostrando che le nostre misure sono relative a ciò che misuriamo.E’ quindi forse una coincidenza storica che Marx, Freud ed Einstein, che hanno formulato ed anzi personificato la revisione delle basi stesse del pensiero umano, siano tutti e tre di origine ebraico-tedesca?
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