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Portici, accolta la sospensiva della Sicam per il mercato coperto

Accolta dal Consiglio di Stato la richiesta di sospensiva della Sicam Spa, la ditta che aveva ottenuto l’appalto dal Comune per la gestione del mercato coperto. Il Comune di Portici, in seguito ad una serie di problematiche aveva annullato tutte le pratiche e ordinanza consequenziali per l’affidamento della struttura, e  la Sicam ha deciso quindi in una fase successiva di presentare un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica proposto con presentazione diretta. Al momento il ricorso è ancora in atto ma il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di sospensiva della ricorrente Sicam in merito agli  atti bloccati dal Comune.  La questione appare alquanto spinosa, perché dalla sentenza emerge che il Comune deve anche presentare una documentazione appropriata:” è necessario acquisire la relazione dell’Amministrazione – si legge nella sentenza – nonché il ricorso in originale e gli atti ad esso relativi”. E’ anche vero però che il Consiglio di Stato ha richiesto anche la documentazione della Sicam su un permesso di costruire in sanatoria: ” è necessario acquisire – recita ancora l’interlocutoria notizie sull’eventuale presentazione di una domanda di permesso di costruire in sanatoria”. La questione è ancora lontana dalla risoluzione, e l’adunanza per l’esame del ricorso straordinario è fissata per il prossimo 13 luglio, ma è evidente che almeno un primo risultato è stato annunciato a favore della ditta che ha presentato il ricorso. Si tratta di una struttura, quella del mercato coperto, ferma da oltre 30 anni, già due gare d’appalto, prima del contratto con la Sicam,  non andarono a buon fine perché non ci furono offerte idonee, ed ora la struttura continua ad essere bloccata e totalmente inagibile. I commercianti del centro storico non hanno accolto bene la notizia dell’ulteriore rinvio della risoluzione del problema: ” ai commercianti del centro storico – spiega Antonio Lippolis presidente dell’associazione Borgo Antico – non interessano le colpe, a noi interessa solo che la struttura abbia la giusta valorizzazione anche in linea con le politiche di rivalorizzazione del commercio che stiamo adottando anche con le altre associazioni. Una struttura del genere non può rimanere inutilizzata”.

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