Somma Vesuviana: “Lectio Magister” a Santa Maria del Pozzo

Al centro delle cronache e nei cuori di molte persone il complesso monumentale continua a far parlare di sè. Dopo il riconoscimento come sito archeologico,  avanzano i lavori di restauro dell’antica biblioteca, mentre sono appena cominciati quelli di recupero di alcuni dipinti  murali nel chiostro ad opera di 12 stagisti guidati dalla Ditta Pellecchia.  Ma nuovi progetti sono in attesa, pronti per essere realizzati, ancora una volta grazie all’ostinazione con cui il Direttore del complesso monumentale sta affrontando questa spinosa questione, per molti anni accantonata, lasciando il tutto  sotto il potere distruttivo del tempo.  Ma ora soffia un nuovo vento per questo complesso, un vento di speranza per un futuro migliore. A fare visita, in questo fine settimana appena terminato,  al complesso monumentale di Santa Maria del Pozzo, gli allievi della “Pontificia Facoltà teologica dell’Italia Meridionale ” sezione San Luigi, guidati dal Prof. Giorgio Agnisola, che hanno seguito  una lezione tenuta dal prof. Coppola, sulla storia del complesso, dalla cripta alla chiesa superiore,  sala del cenacolo, chiostro e infine alla biblioteca, con interventi della prof. Pellecchia sullo stato attuale dei dipinti murali e dell’arch. Antonio Auriemma che invece ha fornito delucidazioni sullo stato della biblioteca in fase conclusiva di restauro. Questa” lectio Magister”   è alla base di un  progetto di Emanuele Coppola, ossia la possibilità di ospitare  concretamente un corso di laurea quinquennale in “Conservazione e Restauro dei Beni Culturali”  nel complesso con aule, segreteria e tutti i confort, che permetteranno di ospitare dignitosamente gli allievi e i docenti, con stage sul posto, dando ancora una volta grande fiducia ai giovani e grande opportunità all’intera provincia.  Una bellissima proposta che vede la lezione di oggi, un esperimento ad hoc e concreto. Nella storia del complesso di fondamentale importanza è il fondo libraio, patrimonio letterario che ha custodito per secoli fino a quando nel 1861 non si decretò la soppressione dei monasteri. “Oggi questi volumi sono presso la sede del I Circolo Didattico, ma tutti auspichiamo ad una più consona sistemazione che non differisca da quella originaria, e ciò accadrà presto- dichiara il prof. Coppola” . Difatti  il Direttore  ha chiesto, tramite domanda scritta  al primo cittadino  di Somma vesuviana, Raffaele Allocca, di poter verificare lo stato di conservazione degli antichi volumi attualmente nella biblioteca Arfè, in via Roma. Solo così si potrà appurare lo stato e capire se c’è bisogno di un restauro e in futuro risistemarli nel loro habitat non appena i lavori di restauro dell’antica Biblioteca giungeranno al termine, così la collettività ne potrà usufruire liberamente. Un progetto ambizioso che riporterà a noi tutti una vera ricchezza: parte delle nostre radici .

Dora Ambra

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