Bancomat clonati in Penisola Sorrentina, 30 rumeni arrestati in tutta Italia

Clonavano carte di credito e di bancomat e, grazie all’utilizzo di una microtelecamera, riuscivano a spiare le vittime rubando il codice e prelevando denaro. Per questo motivo 30 persone, tutte di nazionalità rumena, sono state arrestate dai carabinieri della compagnia di Sorrento, poiché accusate di associazione per delinquere finalizzata alla clonazione e all’indebito utilizzo di carte di credito e di bancomat. Le indagini sono partite da Vico Equense, ed hanno riguardato tutti i Comuni della Penisola Sorrentina, della Costiera Amalfitana, Castellammare di Stabia e Gragnano, dove sono pervenute le denunce. Durante le indagini, coordinate dalle Procura di Torre Annunziata,  i militari dell’arma hanno accertato che la banda era specializzata nel copiare le bande magnetiche di carte e bancomat utilizzando skimmer e microtelecamere applicati ai distributori bancomat di vari istituti di credito della provincia di Napoli e a Roma. Arresti sono stati eseguiti anche in altre regioni italiane. Spesso, i prelievi venivano effettuati direttamente all’estero, per lo più proprio in Romania, per sfuggire ai controlli; ma non venivano disdegnati nemmeno i prelievi automatici italiani, per lo più nel napoletano e nella capitale. In tutto, è stato calcolato che la banda di stranieri ha creato un danno patrimoniale da un milione e mezzo di euro.

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