E’ riuscito il blitz in terra molisana agli uomini di Mandragora. Contro il Trivento decide capitan Giulio Russo intorno alla metà del secondo tempo,ma il tecnico avverte: “Questa è stata solo la prima frazione di gara, al ritorno dovremo fare il secondo tempo, ma dovremo farlo pensando di partire dallo 0-0”. Getta acqua sul fuoco il navigato tecnico,ma la città è già in subbuglio e freme dalla voglia di applaudire i propri beniamini,anche perché non l’ha potuto fare in quel di Trivento. A tal riguardo sono da segnalare le dichiarazioni di un raggiante Gaglione: “Torre del Greco ed i tifosi della Turris non accettano di essere etichettati come violenti e facinorosi, siamo tutt’altro, e per darne una piccola ma concreta dimostrazione, dico sin d’ora che in occasione della gara del Liguori il pubblico di Trivento sarà ospite della Turris, così da poter vivere insieme la giornata di sport che ci è stata negata quest’oggi”. Per quanto concerne lo sviluppo della gara,quella corallina è stata una vittoria meritata,specie nella prima parte di gioco,pur se la rete è arrivata solo nel second time. La prima offensiva ospite arriva al 10’ con Iovene, ma l’estremo ospite non si fa sorprendere dal diagonale dell’esterno,il quale sembra indemoniato e dopo tre giri di lancette ci riprova, sparando stavolta alto. Poi per la verità,i tridentini sembrano trovare le giuste misure e le due squadre paiono annullarsi a vicenda,sino al 44’,quando Russo fa le prove del gol e stampa sulla traversa un pallone crossatogli da Polverino. Nella ripresa sono ancora i biancorossi ad avere maggiore verve agonistica,che concretizzano al 18’: Coppola si invola sulla fascia e mette al centro,Mariosi si lascia sfuggire la sfera e Russo ci si avventa come un falco per lo 0-1, che sarà poi il punteggio finale. Infatti a nulla valgono le offensive molisane,per la verità anche piuttosto esigue. La prima giunge al 20’,quando Scarano lascia partire un bolide da fuori area,sul quale Carotenuto non fa rimpiangere l’assenza di Prete,ancora in convalescenza dopo il petardo di Eboli. Il secondo ed ultimo attacco tridentino capita solo allo scadere dei 90’: Acquaro fa una percussione in area, ma viene atterrato, almeno a suo dire, irregolaremente. L’arbitro lascia correre e manda le squadre negli spogliatoi.
Michele Di Matteo