Martedi 1° marzo 2011, a partire dalle ore 19.30, presso il Saudade Club di Pozzuoli, Via Napoli 35, la United Colours of Futsal promuove lo “Spettacolo della Solidarietà”, una cena-spettacolo per sostenere l’associazione in tutte le sue attività solidali. A testimoniare la loro vicinanza al progetto, parteciperanno all’evento i soci onorari Sal Da Vinci, Michele Caputo, Pino e Gianni Maddaloni, Marco Ferrigno e Antonio Iuliano. Inoltre prenderanno parte alla serata “Uniti per Unire” anche gli artisti napoletani Germano Bellavia, i “Divieto di Transito” ed altri ospiti. La United Colours of Futsal, squadra di calcio a cinque di serie D, sostenuta dalla UniCredit Foundation, fondazione no profit del gruppo UniCredit, si pone l’obiettivo di favorire l’integrazione e la solidarietà in favore degli extracomunitari che vivono nelle nostre zone e di giovani napoletani e campani vittime di disagi sociali. Il progetto non si ferma al calcio, ma prevede anche dei corsi formativi gratuiti.
«Nell’ambito delle proprie attività – dice Giulio Dionisio, vice Presidente della Associazione – la United Colours of Futsal ha già tenuto, nei mesi scorsi, un corso di lingua italiana per stranieri. In queste settimane si sta svolgendo il corso di informatica di base, che i ragazzi extracomunitari ci hanno richiesto con veemenza, mentre, consapevoli che una piena integrazione non si può ottenere senza conoscere le leggi dello stato che ci ospita, ad aprile partirà il corso di orientamento legislativo. Il nostro progetto è quello di ampliare il numero e la tipologia dei corsi ascoltando le esigenze dei potenziali partecipanti, e riproporli, ancora una volta gratuitamente, anche il prossimo anno. Per questo motivo abbiamo organizzato questo evento, con la collaborazione di artisti e campioni dello sport che stanno accompagnando il progetto e che vogliamo ringraziare anticipatamente. I fondi che riusciremo a raccogliere saranno utilizzati per organizzare un “laboratorio”, con vari corsi, per ragazzi stranieri e per ragazzi inseriti in contesti ambientali ad alto disagio sociale».
