Castellammare, Terme di Stabia: i sindacati protestano, il centrosinistra attacca Bobbio

I lavoratori termali vantano ancora 5 stipendi, il sindaco Bobbio li invita in maniera “burbera” a non scioperare ma Cgil e Uil occupano lo stabilimento del Solaro. La situazione dei termali precipita, mentre gli opposti schieramenti politici si confrontano e si affrontano. Ieri si è tenuto l’incontro tra sindacati e sindaco, disertato da Cgil e Uil, al quale ha partecipato solo la Fisascat Cisl. Stamattina, poi, l’occupazione degli uffici nella sede delle Terme di Stabia.

Ieri, il primo cittadino aveva concesso un incontro ai sindacati delle Terme, aggiungendo: “Non permetto a nessuno di mettere sotto accusa immotivatamente i manager da me nominati. Voglio chiarire bene a tutti loro che oggi l’unica chance che gli resta è quella di uscire definitivamente dai balletti e dai rituali stile ‘orgoglio operaio‘ cui sono abituati e di stringersi, buoni buoni, al management e all’Amministrazione che stanno cercando faticosamente e duramente non solo di mettere riparo ai disastri ereditati, ma anche di rilanciare la struttura. Non voglio più neanche sentir parlare, a titolo di mera ipotesi, di scioperi, proteste o quant’altro nei confronti dell’attuale gestione delle Terme perché avrebbe lo stesso comportamento di chi, ferito da un killer, invece di denunciare l’aggressore, denuncia il medico che sta cercando di salvargli la vita. Intelligenti pauca”.

In una nota ufficiale, oggi i gruppi consiliari di Pd, SeL e Idv affermano: “Apprendiamo con stupore e vergogna le indecorose dichiarazioni del Sindaco Bobbio e del Presidente delle Terme Dello Ioio riguardo a pseudo strumentalizzazioni politiche dietro le proteste dei lavoratori delle Terme, ai quali esprimiamo massima solidarietà. Come si comporterebbero Bobbio e Dello Ioio se non percepissero lo stipendio da sei mesi e se alle promesse non facessero seguito fatti concreti, come accade ormai da agosto? Sarebbero lì buoni ad attendere? Oppure cercherebbero di difendere i loro diritti? La sensazione è che il Cda brancoli nel buio, coem testimonia anche l’audizione del Presidente Dello Ioio in Commissione Bilancio, perché incapace di gestire e la stessa Amministrazione di centro destra sta a guardare mentre la città muore. Bobbio, ormai, è abituato ai toni da circo che è solito usare e all’effetto annuncio. Sia ben chiaro, la pazienza è terminata. Insinuazioni verso i lavoratori non sono permesse. Quali sono le politiche messe in campo per la difesa dell’occupazione stabiese? Fincantieri, Avis, Stabia porto, Terme di Stabia soffrono la mancanza di chiarezza e di strategie di rilancio. La decantata filiera unica Governo – Regione – Provincia – Comune non produce effetti benefici, ma solo ed esclusivamente annunci, a fronte di un totale immobilismo. Si smetta, a distanza di un anno di accusare sempre le passate gestioni, è un film che non va più bene. Noi siamo disponibili ad un confronto e a fare la nostra parte nell’interesse dei lavoratori ma è giunto il momento di abbassare i toni e smetterla con offese e con le solite e pseudo dotte citazioni latine: fanno solo ridere”.

Senza entrare nel merito della questione, Bobbio oggi risponde: “All’opposizione consiliare la solita ormai monocorde risposta: Avete perso meritatamente, ne riparliamo tra cinque anni. Un’ultima parola: Non vi basterà il tempo di una vita per vergognarvi abbastanza di quello che avete combinato e che oggi pretendete di usare a vostro vantaggio”.

Ieri, intanto, era arrivato un attacco da parte della Fisascat Cisl: “Nel dicembre 2009, nel corso di una conferenza stampa, alla presenza dell’allora sindaco Vozza e dell’assessore alle partecipate Apuzzo, l’Amministratore Unico Iovieno con la direzione artistica del direttore generale Marasca affermarono di aver risanato il bilancio delle Terme di Stabia, riportandolo nell’alveo naturale delle perdite di una normale partecipata, affermando e sostenendo che dalle perdite di esercizio 2008 di circa duemilioniseicentomila euro di essere riusciti, attraverso la loro buona amministrazione, a portare le perdite di esercizio 2009 a circa ottocentomila euro, riuscendo, a loro avviso, ad abbattere il passivo di circa unmilioneottocentomila euro. Questo in prossimità della campagna elettorale delle amministrative 2010. Alla fine di ottobre 2010, dopo molteplici vicissitudini e la grande fuga di Marasca già agli inizi di ottobre, l’amministratore unico Iovieno è stato rimosso dalla proprietà per manifesta incapacità, visto che la proiezione del passivo di esercizio dava per certo che si sarebbe arrivati alla fine dell’esercizio 2010 con una perdita vicino ai duemilioniottocentomila euro. Questo l’effetto del risanamento sbandierato alla fine del 2009. Un risanamento sbandierato risultato del mancato pagamento dei fornitori, circa unmilioneottocentomila euro vantato da quest’ultimi addirittura dal mese di agosto 2009, ben sette bollette di Fontel (energia elettrica) inevase, addirittura il mancato rinnovo delle convenzioni asl sia per quanto attiene la riabilitazione che termale, convenzioni, fortunatamente riprese a luglio 2010, questo il risanamento di bilancio annunciato e sbandierato da Vozza ed il suo entourage. L’azienda portata scientemente sull’orlo di un fallimento annunciato, fallimento che l’attuale amministrazione sta tentando in tutti i modi di evitare, anche alla luce della delibera sulla strategicità di Terme di Stabia votata nel consiglio comunale del 06 dicembre 2010. Inoltre chi ha assunto oggi la guida della Direzione Generale si mostrato non all’altezza del gravoso compito, basti pensare che le richieste di incontri e le risposte ai quesiti inoltrati sono rimaste a tutt’oggi inevase, quindi una direzione generale non sempre pronta a recepire le istanze della Fisascat cisl, molto disponibile, di contro, nei confronti del Cgil, che tra l’altro non garantendo una sistematica presenza nell’ambito aziendale sicuramente non conosce ancora quelle che sono le reali problematiche della nostra azienda. La Cisl vuole RESPONSABILMENTE CREDERE NELLA RIPRESA AZIENDALE, E PERTANTO RESTA FIDUCIOSA NELL’OPERATODELL’ATTUALE CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, che si sta  muovendo nella direzione opportuna che resta quella di attuare un piano di rilancio aziendale capace di garantire lavoro ai dipendenti che non sia solo per l’effetto del monocliente asl, ma che riesca attraverso percorsi a pagamento di alto profilo a rilanciare l’attività produttiva dello stabilimento.Pertanto alla luce di quanto esposto la Cisl non intende condividere il percorso sindacale intrapreso con altre sigle che operano solo per fini di esclusivo sapore politico ai danni dei lavoratori e della città. Non si può fare il termalismo, non si può fare azienda se a fronte di cinquemilionicinquecentomila euro di introiti corrisponde un costo del lavoro pari a cinquemilionicentomila euro, spese solo attinenti la voce costo del personale”.

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