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Raoul Bova con i ragazzi di Scampia per il Pon Sicurezza

Il PON Sicurezza e i protagonisti del film per la televisione “Come un delfino” insieme ai ragazzi di Scampia per ribadire l’importanza del rispetto delle regole nella vita e nello sport. Oggi l’Autorità di Gestione del PON Sicurezza, prefetto Nicola Izzo, ha aperto a Napoli l’incontro con gli studenti della scuola Galileo Ferraris che ha visto la partecipazione degli attori Raoul Bova, Richy Memphis, Maurizio Mattioli, Paolo Conticini, e il regista Stefano Reali.

Il film racconta la storia di un gruppo di ragazzi di una casa famiglia che, grazie allo sport, si riscattano agli occhi della società e imparano che il rispetto della legalità rappresenta sempre una vittoria. Accanto a loro c’è il PON Sicurezza, il Programma cofinanziato dall’Unione Europea di cui è titolare il Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Infatti, la piscina in cui i giovani si allenano fa parte di un bene confiscato alla criminalità organizzata che viene riqualificato proprio grazie ai fondi del PON.

Il Programma Operativo Nazionale Sicurezza per lo Sviluppo Obiettivo Convergenza 2007-2013 mira a diffondere migliori condizioni di sicurezza, giustizia e legalità nelle 4 regioni Obiettivo Convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia) per garantire i medesimi standard europei di sicurezza e produttività. Tra i punti cardine del Programma, il recupero di beni confiscati alla criminalità organizzata attraverso progetti di ristrutturazione e riconversione che contribuiscono, anche con il coinvolgimento di cooperative sociali, al miglioramento del contesto urbano e sociale. Il Pon Sicurezza dedica, inoltre, molta attenzione alla prevenzione del disagio giovanile in città e quartieri dove più frequenti sono le situazioni a rischio devianza. Tra le varie attività, finanzia anche il recupero di beni immobili pubblici da destinare a centri di aggregazione rivolti principalmente ai più giovani.

“Il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati – ha detto il prefetto, Nicola Izzo – ha un alto valore simbolico nella lotta dello Stato contro le mafie e rappresenta uno strumento fondamentale per ricondurli in un circuito produttivo legale. Se poi nei beni sottratti alle mafie – ha aggiunto – trovano spazio luoghi di incontro destinati soprattutto ai giovani, questo valore simbolico raddoppia. Il PON Sicurezza guarda alle nuove generazioni con un’attenzione particolare. Gettare il seme della legalità tra loro significa seminare per un futuro migliore, specie in quei territori dove la presenza criminale rappresenta un ostacolo alle loro speranze. E’ proprio pensando alle esigenze dei giovani – ha concluso il prefetto Izzo – che è nato il progetto ‘IO GIOCO LEGALE’ che prende il nome da una proposta presentata dagli studenti in cui si fonde la lealtà del gioco e della competizione sportiva con la legalità dei comportamenti. Il Pon Sicurezza realizzerà 100 impianti sportivi che diventeranno luoghi simbolo della legalità nei territori delle 4 regioni Obiettivo Convergenza”.

Sport, lealtà, rispetto delle regole sono stati anche i temi affrontati dai protagonisti del film “Come un delfino”. “La vita – ha detto Raoul Bova – mi ha insegnato il potere formativo dello sport. In questo film praticare e difendere la propria passione per le attività sportive diventa anche una scuola di legalità per i giovani. Non a caso nella storia c’è un bene sequestrato alla mafia, una piscina, che grazie allo strumento del Pon Sicurezza, viene restituito alla società civile e quindi ai sogni dei ragazzi”.

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