Erano addirittura in fila per comprare droga da lui, impossibile che i carabinieri non notassero il traffico che si creava di sera nei pressi della sua abitazione. La scorsa notte, i militari dell’arma sono intervenuti ed hanno arrestato Francesco Graziuso, 26 anni, volto noto alle forze dell’ordine, ritenuto fedelissimo del boss Salvatore Imparato, detto “Tatore ‘o paglialone”, capo di una organizzazione criminale che gestisce il traffico di stupefacenti nel rione Savorito, nella periferia di Castellammare di Stabia. Ad arrestarlo, i carabinieri della compagnia stabiese e della locale stazione, agli ordini del capitano Gennaro Cassese e del tenente Fabio Ibba. I militari dell’arma sono intervenuti in traversa Lattaro, alle porte del Savorito, il “quartiere dello spaccio”. Durante un mirato servizio di osservazione condotto la scorsa notte, i carabinieri hanno constatato un notevole flusso di autovetture nelle vicinanze dello stabile 2/B della traversa Lattaro. A quel punto, è stato subito predisposto un servizio per cinturare la zona e penetrare nella palazzina. Saliti fino al terzo piano per la ricerca del pusher, i carabinieri hanno sentito aprirsi la porta dell’ascensore dal quale è uscito Francesco Graziuso. Il pregiudicato dei “paglialone” ha cercato di disfarsi di un involucro trasparente, che però è stato recuperato dai militari: al suo interno c’erano ben 47 dosi di cocaina da fumo (crack) del peso totale di circa 11 grammi. Durante perquisizione personale è stata rinvenuta anche la somma di 60 euro considerata provento della vendita di stupefacenti. Graziuso è stato immediatamente arrestato ed ora è in attesa di rito direttissimo. Appena maggiorenne, fu arrestato per spaccio e, meno di un anno fa, trasferito in carcere a Poggioreale per scontare un residuo di pena. Tornato in libertà si era nuovamente messo in affari, ma non era sfuggita la sua presenza ai carabinieri che l’hanno arrestato.