I miti del rockJanis Joplin

Nasce a Port Arthur il 19 gennaio 1943 da un ingegnere e un’impiegata. Frequentando le scuole statali la Joplin ebbe come primo interesse quello del disegno artistico e solo successivamente iniziò ad appassionarsi alla musica blues e folk consosciuta grazie agli insegnamenti dell’amico Grant Lyons. Iscrittasi all’Università del Texas la Joplin non riesce mai a trovare la sua giusta dimensione in quell’ambiente e decide di lasciare gli studi per dedicarsi alla carriera di cantante folk/blues con la band Big Brother and the Holding Company.
Dopo diversi concerti effettuati in vari locali della California ottiene il primo trionfo al festival pop di Monterey con un’infuocata versione del brano Ball and Chain di Big mama Thotnton di cui Janis era grande fan. Ciò che l’ha resa celebre infatti è si la fantastica tonalità di voce ma soprattutto la propria grandezza di performer sui palcoscenici. Durante un suo concerto fu assalita da una fan e lei la invitò a salire sul palco insistendo successivamente a far salire anche altri spettatori per cantare e ballare insieme a loro. Da questo piccolo aneddoto si comprende un po’ tutto sul personaggio di Janis Joplin, molto emancipato, a difesa dell’uguaglianza tra bianchi e neri e in linea con quegli ideali di Peace and Love che sarebbero stati poi alla base del movimento Hippy. Di grandissima importanza storico-musicale è la sua partecipazione al più grande raduno oceanico della storia del rock, il Festival di Woodstock, nel 1969 dove si esibisce con brani quali Summertime, Piece of my heart e Raise your hand, accompagnata questa volta dalla Kozmic Blues Band. Si perché la sua continua ricerca di una perfezione musicale le causa spesso incomprensioni con i gruppi con cui suona, ragion per cui è costretta a lasciarli molto spesso. L’ultimo gruppo al quale prende parte è Full Tilt Boogie Band con cui prepara “Pearl” il lavoro più rappresentativo e punto più alto della produzione dell’artista texana, che però non avrà il tempo di raccoglierne i frutti. I 3 ottobre 1970 infatti Janis Joplin viene trovata morta nella stanza di un motel di Hollywood a causa di un overdose di eroina. Pearl viene comunque pubblicato alcuni mesi la sua morte lasciando brani del calibro di Cry Baby, A Woman Left Lonely e l’epica Get It While You Can. E’ solo un’altra delle tante vite bruciate del rock, vite troppo spesso dall’uso smoderato delle tante droghe usate allora ed oggi, ma che allo stesso tempo hanno consegnato queste vite alla storia. Riconosciuta e ricordata per la sua grandezza e unicità di performer, nel 1995 è stata inserita nella Rock and Roll Hall of fame e nel 2005 è stata insignita del Grammy Award alla carriera.
Giuseppe D’Ambrosio
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