SANT’ANTONIO ABATE: Castaldo, Cascone M., Cesino, Fonzo (12’ st Cerchia), Menale (17’ pt Sandu), Galasso, Ferraioli, Tedesco, Santonicola, Cimmino (30 st Cascone N.), Pastore. A DISP.: Cuomo, Cariello, Tremante, Ronco. ALL.: D’Antuono.
FORZA E CORAGGIO: Giovanniello, Tancredi, Fiscariello (40’ st Di Biase), Sgambato, Zerella, Frasciello, Pisani, Muslo, Romano, Luciano (11’ st Pagnano), De Migio (20’ st Mazzariello). A DISP.: Zaccari, Leparuco, Damiano, Penta. ALL.: Mauro
Finisce qui il sogno play off per il Sant’Antonio Abate. Mister D’Antuono dichiarò che l’obiettivo era svanito già tre settimane fa, dopo la sconfitta in casa contro la Casertana. Da buon allenatore conosceva la sua squadra, e sapeva il percorso successivo che doveva affrontare. Ma i suoi ragazzi non l’hanno mai deluso, anzi, gli hanno sempre mostrato impegno e grinta, pronti ad andare oltre l’impossibile, e hanno fatto credere a lui e ai tifosi che quei play off non erano poi così distanti. Non sempre, però, basta gettare il cuore oltre l’ostacolo, perché quell’ostacolo da superare potrebbe essere troppo grande, e nemmeno la forza di volontà e il sudore potrebbero riuscire ad abbatterlo. È questo il caso dei “leoncini” giallorossi, ormai troppo sconfortati anche per protestare. Sono cose delle quali non fa piacere scrivere, ma per dover di cronaca si deve raccontare anche dell’ennesimo arbitraggio incomprensibile, che ha caratterizzato e non poco l’andamento della gara. Lo stesso mister D’Antuono, che dopo ogni partita andata male, ha sempre dichiarato che anche gli arbitri sono uomini e possono dunque sbagliare, sabato scorso non si è trattenuto, e come un fiume in piena ha lasciato andare tutta la sua amarezza. Al Comunale di Sant’Antonio Abate, sotto la pioggia, tutti si aspettavano una grande festa. Arrivava la capolista, la beneventana Forza e Coraggio. Gli avversari erano sicuramente ostici, tanto che si sono portati in doppio vantaggio nel primo quarto d’ora della partita. Ma nulla era ancora scritto e tutto poteva ancora succedere. A rovinare la festa, però, ci ha pensato l’arbitro, che ha prima ammonito Santonicola per un fallo non commesso, e poi ha estratto il rosso quando il giovane calciatore, sempre molto educatamente, gli ha chiesto i motivi dell’ammonizione. Sconcerto e sconforto. Da quel momento la capolista è diventata padrona del campo, e, sul finire del primo tempo, ha segnato il terzo goal. Alla ripresa, però, il Sant’Antonio Abate è sceso con un altro piglio in campo, ed ha annullato gli avversari, perfino con un uomo in meno. Quasi non si vedeva l’assenza di un giocatore. In campo, però, la mancanza di un attaccante importante come Santonicola si è avvertita, e pur schiacciando il Forza e Coraggio, chiuso in difesa, nella propria metà campo, i giallorossi non sono riusciti a produrre importantissime azioni da goal. La rete dell’ 1-3 è arrivata solo nei minuti di recupero, ad opera di Ferraioli, ma non è bastata per cambiare le sorti di uno strano match. Al rientro negli spogliatoi, i tifosi dagli spalti se la sono presa con l’arbitro, i giocatori giallorossi, invece, nemmeno hanno più protestato, e sono rientrati a testa china. Onore al Forza e Coraggio, squadra che merita di stare al primo posto, ma che in questa partita non è stata brillante, ma solo brava a sfruttare il momento migliore. Ai ragazzi di mister D’Antuono non va alcun demerito, anzi. I “leoncini” giallorossi sono stati i protagonisti indiscussi di tutti i sabato degli sportivi abatesi, e hanno fatto sognare e divertire con il loro bel gioco una piazza intera. Indipendentemente da come finirà questo campionato, non si può far altro che complimentarsi con questi ragazzi, che fanno di un semplice sport, il sogno e l’amore di una vita. Il campionato, però, non è ancora concluso, e i “leoncini” giallorossi avranno ancora qualche sabato a disposizione per poter far divertire i tifosi.
Feliciana Mascolo