È stato inaugurato, con la lezione magistrale su “Autodeterminazione, minoranze e popolazioni indigene. Casistica Internazionale” il seminario diretto dall’assessore alla cultura, prof. Maria Elefante e dai relatori prof. Catello Avenia e prof. Salvatore Prisco.
È seguito un dibattito aperto al pubblico che ha visto la partecipazione attiva e l’interesse di molti cittadini. Sono stati affrontati temi di grande momento storico inerenti la politica nazionale ed internazionale: le minoranze etniche ed i relativi diritti, spesso negati, sono la causa di grandi conflitti internazionali. La prof. Elefante mette in luce il significato della manifestazione: “Innanzitutto la scelta della sede: la Biblioteca comunale. La lezione si tiene qui, nella biblioteca comunale, perché voglio dare il ruolo che compete a un luogo come questo, che deve essere considerato il fulcro della rinascita morale e civile della città. Senza libri, senza cultura l’uomo perde la propria identità. È bene che i cittadini stabiliscano un contatto diretto con il patrimonio culturale che è custodito negli scaffali di questo antico edificio, nel cuore della città, sotto palazzo Criscuolo. Qui si terranno con una cadenza settimanale lezioni e discussioni su temi scelti di volta in volta a seconda delle richieste dei cittadini. Ci saranno docenti universitari, artisti, scrittori di chiara fama, con i quali si potrà avere un contatto diretto. Come questa sera, in cui tutti hanno potuto seguire una lezione universitaria di diritto internazionale. Una seconda parte del seminario prevede che i libri escano dalla biblioteca e vadano tra la gente. È per questo abbiamo organizzato l’evento MIRABILIA ORNAMENTA. Partendo da un argomento apparentemente frivolo, le acconciature dei capelli e i gioielli, ci siamo dati appuntamento nel negozio di un parrucchiere che si trova a Torre Annunziata in corso Umberto n.110. E qui, mentre due artisti avevano mostrato le loro creazioni, Nives Pagano, i gioielli e Ferdinando sono stati letti dei classici sulla cura della bellezza, da Saffo, Catullo, Ovidio, Dante Petrarca, Boudelaire, fino ai nostri giorni. Lo scopo è quello di avvicinare la gente ai libri, custoditi nella biblioteca ed ignoti al grande pubblico. I libri devono essere letti. Tenerli chiusi non serve a nessuno. Il loro messaggio di civiltà rimane sterile”.