Un carnevale diverso da tutti gli altri che, con i suoi quattro secoli di Storia, è in assoluto il più antico d’Italia. Tanto da suscitare l’interesse di diversi media internazionali (già accreditata una troupe di giornalisti americani) per le sue singolari Quadriglie. Un evento che, dal 6 all’8 marzo 2011, calamiterà a Palma Campania più di 70mila visitatori provenienti da ogni parte della penisola, grazie anche al prestigioso gemellaggio con Viareggio. Alla kermesse prenderanno parte le più alte cariche istituzionalie numerosi Vip della tv nazionale. Negli anni scorsi c’è stata la presenza di Katherine Kelly Lang (la Brooke della soap opera Beautiful), Nina Moric, Cristina Dal Basso e tantissimi altri.
La peculiarità che contraddistingue il carnevale di Palma Campania è la quadriglia, originale gruppo folkloristico di circa cento partecipanti che esegue, con l’ausilio di una banda di musicisti, un repertorio di musiche dal vivo detto il canzoniere. I partecipanti mascherati accompagnano con gli antiche strumenti della tradizione tamburelli, triccheballacche, scetavajasse e putipù. I quadriglianti indossano costumi curatissimi realizzati in base al tema scelto dagli organizzatori di ciascun gruppo. Al tema si ispirano anche quasi tutti i testi musicali scelti e arrangiati per l’occasione che compongono il canzoniere. La quadriglia è diretta da un maestro che con la sua bacchetta scandisce i tempi musicali del canzoniere e armonizza gli strumenti tradizionali suonati dai quadriglianti disposti in circolo. Il maestro ha un ruolo centrale nella quadriglia, deve avere orecchio musicale e al tempo stesso avere doti di macchiettista ossia deve essere capace di intrecciare un dialogo mimico gestuale con i quadriglianti ed il pubblico, perché tutti possano essere coinvolti dal ritmo irrefrenabile della musica e della gioia. Le origini di questa manifestazione risalgono al Carnevale napoletano del 1600 voluto dai vicerè spagnoli. Nel febbraio 1617, il vicerè Pedro Giron, conte d’Ossuna, organizzò una mascherata in piazza del Carmine a Napoli. I carri trionfali, colmi di prodotti alimentari erano accompagnati dalle maschere. Tra le più note c’era lo Spagnolo, il rivale di Pulcinella, classica icona partenopea. Il gruppo di Pulcinella che accompagnava lo Spagnolo, attendeva che la folla si radunasse intorno per formare un cerchio. Allo stesso modo la quadriglia palmese, quando si esibisce nell’esecuzione del canzoniere, si dispone in cerchio.