Secondo Bersani l’identikit migliore del candidato sindaco corrisponde a quello di “esponente del Pd nazionale, moderato, serio, perbene, che sappia dialogare col centro”: con queste stesse parole Bersani è pronto a lanciare Marco Follini nella corsa per sindaco di Napoli.
Oggi senatore del Pd, ex segretario dell’Udc, Follini è stato eletto per due legislature come capolista proprio in Campania. I moderati giudicano quella di Follini, una scelta perfetta per aprire all’accordo col Terzo Polo, senza contare che però Fli punta le sue forze verso la candidatura di un altro nome, Enzo Rivellini.
Antonio Di Pietro non ha perso tempo per ribadire un deciso “no” alla candidatura di Follini e preme sempre più su De Magistris, che nei giorni scorsi ha dichiarato di mirare soprattutto a “una ostinata ricerca di sintesi e di rappresentare varie istanze in un momento di particolare di crisi che vive la città e dove il PD campano è preda a conflitti interni”. Lo stesso Di Pietro dichiara: “La decisione deve essere presa a livello locale; lì devono smettere di “cozzolinare” e pensare a fare una coalizione”. La replica dura di Cozzolino, che accusa Di Pietro di aver interesse solo nello “scaricare” De Magistris, appare prevedibile e scontata ai più. D’altra parte se l’Idv non vuole Follini, il Pd non vuole De Magistris.
Lo stesso commissario Orlando ribadisce: “L’Idv non presenti subito un nome ma, piuttosto, partecipi a individuare l’identikit del candidato sindaco”. Anche molti intellettuali napoletani come Aldo Masullo e Biagio De Giovanni, sono assai scettici sulla candidatura di De Magistris: “Le caratteristiche del sindaco di Napoli devono essere quelle di un politico che sia onesto, serio, autorevole e colto per uscire dallo scandalo delle primarie che solo un’opinione pubblica assopita può digerire”, con queste parole il professore Biagio De Giovanni respinge De Magistris, affermando quindi il passaggio incauto dal fare inchieste a fare politiche.
Incassato l’ennesimo “no” di Raffaele Cantone, Umberto Ranieri si dice pronto a candidarsi nuovamente, in virtù delle sue affermazioni dei giorni scorsi, avendo dichiarato appunto che sarebbe stato disposto a farsi da parte solo se il magistrato Cantone avesse accettato la candidatura.
Dura anche la presa di posizione del PD per quanto riguarda Cantone: i bersaniani doc sono tutti convinti nel cacciare dal partito Cozzolino, qualora dovesse ricandidarsi.
Sul fronte Pdl ormai sfumate le candidature di Tagliatela, Calabrò e Martusciello, soltanto Nicola Casentino, coordinatore Pdl Campania , spinge per Gianni Lettieri.
Prende sempre più sostanza invece la candidatura del Ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna: Berlusconi nei prossimi giorni farà carte false per convincerla a candidarsi, forte dei sondaggi che vedono la ex valletta televisiva come uno dei politici preferiti dai napoletani.
Mario De Angelis