Sorrento: l’albero che non vuole morire

“Ancora una volta gli interessi stupidi, pretestuosi e discutibili del solito vandalo di piazzale del Capo di Sorrento si sono contrapposti agli interessi della collettività, al senso civico e all’amore della Natura!!!”
Ad appena 2 mesi dall’ultimo raid-vandalico, il solito imbecille ha perpetrato ANCORA un ennesimo maldestro sabotaggio al grosso Pioppo dell’aiuola del Capo di Sorrento, provvedendo a decorticarlo NUOVAMENTE alla base per l’intera circonferenza del tronco!!!
“Non è pensabile che ci sia un individuo che non dorma la notte aspettando di vedere morire un albero per una non meglio compresa e malradicata avversione mentale – dichiara Claudio d’Esposito Presidente del WWF Penisola Sorrentina – è assurdo che ci sia qualcuno che possa continuare con tanta perseveranza e sfacciataggine a danneggiare per anni e anni il grande Pioppo del Capo di Sorrento sicuro di restare impunito”
Dall’ultimo sabotaggio, del 21 dicembre scorso, il grosso albero aveva dato un’incredibile e insperata prova di ripresa…ed è per questo che il maldestro nemico del pioppo è tornato ad agire con le stessa precise identiche modalità.
“Resta da capire come sia possibile che nessuno nei paraggi si sia mai accorto di nulla visto che segare un albero di quelle dimensioni e per l’intera circonferenza richiede un bel po’ di tempo!!!
Purtroppo al vigliacco sabotatore è venuto in soccorso la mano dei taglialegna comunali, che hanno provveduto a capitozzare l’albero eliminandogli l’intera chioma in spregio a ogni buon senso e allo stesso Regolamento per la Tutela del Patrimonio Arboreo vigente nel Comune di Sorrento!!!”
La storia del Pioppo del Capo di Sorrento risale ad anni fa: già nel 2005, il giorno immediatamente successivo allo sventato tentativo di taglio dell’albero da parte del comune apparvero delle “colature sospette” scure e maleodoranti chiaramente visibili sul tronco, risultanti poi contenere sostanze chimiche letali per la vitalità della pianta.
Dall’esito delle analisi commissionate dal WWF, infatti, furono riscontrate grosse concentrazioni di “ipoclorito di sodio” e “acido cloridrico”, sostanze queste che non si trovano sul tronco in modo naturale.
Il Wwf denuncia apertamente quest’ennesimo atto vergognoso e indecoroso nei confronti del verde pubblico, come pure le modalità delle potature effettuate, chiedendo di adottare con urgenza tutti i provvedimenti necessari a curare l’esemplare arboreo e, nello stesso tempo, promuovere tutte le azioni atte ad individuare e punire coloro che dovessero risultare responsabili del vergognoso ed incivile gesto.
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