Legadue ferma, Sunrise Scafati al lavoro per trovare serenità

Settimana di riposo per il campionato nazionale di Legadue. Nello scorso week-end, le gare di campionato hanno fatto spazio alle Final Four di categoria, che si sono disputate allo Sporting Village di Novara e che hanno visto trionfare la Prima Veroli, attuale settima forza del campionato. I ciociari si sono prima liberati della capolista Umana Venezia, superata 88-91, ed hanno poi surclassato 81-67 l’Aget Imola, che a sua volta era riuscita a superare a sorpresa 79-76 il Fastweb Casale Monferrato. In sostanza, le due compagini maggiormente accreditate alla vigilia per la conquista della Coppa di Lega si sono poi rivelate due delusioni, consentendo alle meno quotate Veroli e Imola di aggiudicarsi il trofeo.

Non prendendo parte alla competizione, la Sunrise Scafati ha lavorato sodo in palestra per ritrovare la serenità, lo smalto e la brillantezza dei tempi migliori, dopo l’amara sconfitta dell’ultimo turno sul rettangolo di gioco del Fastweb Casale Monferrato, vittorioso 67-60.

Approfittando della pausa e allo scopo di non perdere l’abitudine con il clima partita, la società dell’Agro ha disputato uno scrimmage in terra irpina contro il Mazzeo San Severo, terminato con il netto successo della prima, con il risultato di 77-62. L’allenatore Giulio Griccioli ha ottenuto buone indicazioni da questa esibizione, nella quale ha concesso spazio a tutti gli uomini a sua disposizione, che lo hanno ripagato con un’ottima prova, come testimoniato dal fatto che tutti sono andati a punti, mentre in quattro hanno addirittura raggiunto la doppia cifra: Radulovic (11), Casini (12), Amoni (13) e Baldassarre (13). In vista dell’incontro con la Naturhouse Ferrara, previsto per domenica, alle ore 18:15, tra le mura amiche del PalaMangano, questa prova offerta dai gialloblù fa ben sperare per il prosieguo della stagione agonistica ed in particolare per la preservazione della attuale quinta posizione in classifica.

Mentre in campo le cose sembrano procedere per il meglio, non si può dire lo stesso per quanto concerne l’assetto societario. Tengono banco, infatti, le esternazioni dell’azionista di maggioranza Aniello Longobardi, che ha illustrato un quadro tutt’altro che felice delle casse societarie. Dopo l’inevitabile cessione di Chiacig alla Trenkwalder Reggio Emilia per cercare di andare incontro alle necessità del club, in preda ad un profondo deficit finanziario, negli ultimi giorni si era addirittura vociferato di un’altra probabile cessione, quella dello statunitense Jimmy Lee Hunter, prontamente smentita dallo stesso Longobardi: «Hunter non si tocca – ha esclamato – e non si muoverà da Scafati. Le voci che lo danno in partenza sono assolutamente infondate».

Queste esternazioni tranquillizzano i tanti tifosi del sodalizio di Viale delle Gloria, anche se sanno benissimo che il futuro della società si prospetta tutt’altro che roseo, per la mancata conferma degli impegni presi da parte di alcuni soci e sponsor, che all’inizio della stagione agonistica avevano dato delle garanzie, che finora non sono stati in grado di rispettare. «I tifosi devono sapere che alcuni soci non hanno versato neppure un euro nelle casse societarie – ha dichiarato il patron – e, se non manterranno gli impegni assunti, credo che sarà davvero difficile proseguire. L’amministratore delegato Alessandro Rossano mi ha assicurato che, tra mille difficoltà, riusciremo a terminare la stagione attuale, così raggiungendo l’obiettivo prefissato, ma lui stesso nutre profonde perplessità in vista del futuro, che si prospetta difficile. Così come ho fatto io, tutti i soci che ad inizio stagione hanno fatto delle promesse – ha chiosato l’ex presidente – devono rispettare l’impegno dato, assumendosi le proprie responsabilità dinanzi alla società, alla squadra, ai tifosi e alla città».

L’allarme è stato suonato e la speranza è quella che non si incorra in una difficoltà finanziaria tale da dover costringere l’attuale dirigenza a smantellare la squadra e a vendere il titolo sportivo di Legadue: sarebbe una sconfitta per l’intero movimento e per una città come Scafati, ormai avvezza a palcoscenici importanti, nei quali ha già dimostrato di meritare di restarci a lungo.

Antonio Pollioso

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