Venerdì 25 febbraio, presso il Castello Giusso di Vico Equense, si è tenuto un seminario informativo sull’inquinamento da onde elettromagnetiche, organizzato dall’Amministrazione Comunale. Al seminario sono intervenuti professori universitari, esperti nel settore degli impianti di telefonia mobile e l’ambientalista Grazia Francescato. Durante il seminario i relatori hanno illustrato quali pericoli per la salute sono riconducibili agli impianti che emettono onde elettromagnetiche e come è possibile rendere compatibili gli impianti stessi con la buona salute pubblica.
Nella sua relazione il prof. Settimio Grimaldi, del CNR di Roma, ha esposto come funziona un’antenna per la telefonia e in quanto spazio, a seconda della potenza delle emissioni, si propagano le onde elettromagnetiche. Il professore, tenendo conto delle ricerche mondiali effettuate sul campo, ha ritenuto corretta la scelta del comune di Vico Equense di installare più antenne di piccole dimensioni e bassa potenza. Infatti, è riconosciuto che tali antenne sono di più facile manutenzione e hanno un minore impatto sulla salute degli abitanti rispetto a quelle di maggiori dimensioni usate nel passato. E’ necessario però, secondo Grimaldi, che anche queste antenne si trovino a distanza di sicurezza dalle abitazioni, calcolata nei 15- 18 metri, e che vada evitata l’installazione in prossimità di una scuola in quanto si è appurato, scientificamente, che minore è l’età dei soggetti, maggiore è il pericolo di ammalarsi per effetto delle emissioni. La conseguenza più grave per chi viene esposto troppo a lungo alle onde elettromagnetiche è la leucemia, ma Grimaldi ha ricordato che anche un uso indiscriminato dei telefoni cellulari soprattutto per i più giovani, può avere conseguenze di notevole entità sulla salute. Non ultimi il morbo di Parkinson e l’Alzheimer, che, in base alle più recenti ricerche, sembrano essere imputabili anche alla telefonia mobile in genere.
Il secondo relatore, l’ing. Carmine Lubritto della II Università di Napoli, ha ricordato al pubblico che i gestori per la telefonia hanno il diritto sancito per legge dello Stato (Legge Gasparri) di installare antenne sul territorio nazionale e i Comuni hanno l’obbligo di consentire tali installazioni, al pari di quelle di Enel, del gas e dell’acqua. E’ obbligatorio altresì, da parte degli stessi gestori, contenere la frequenza e la potenza delle onde entro i limiti consentiti dalla legge. Occorre dunque che i Comuni abbiano sempre sotto controllo la quantità e la potenza delle emissioni al fine di non superare gli standard di sicurezza. Soprattutto per rassicurare gli abitanti spaventati dalla massiccia invasione di antenne che la legge ha comportato. Secondo l’ing. Lubritto è perciò auspicabile che i Comuni si dotino di impianti di monitoraggio permanente delle emissioni, cioè di apparacchiature in grado di rilevare se si sta alzando o si è alzato il livello di guardia. I comuni che hanno scelto questa strategia possono pubblicare quotidianamente, su un apposito sito internet, i dati relativi ai livelli raggiunti dalle emissioni. Questo è un espediente che ha dimostrato di essere rassicurante per i cittadini costretti a subire la presenza delle antenne a poca distanza dalla propria casa.
Riguardo alla annunciata installazione delle antenne sul territorio di Vico Equense, ha relazionato l’arch. Graziana Santamaria, la quale ha descritto le parti essenziali di uno studio da lei iniziato per conto del Comune di Vico Equenze nel 1999 e tuttora in corso. Lo studio, effettuato secondo la procedura bio-geo, oggi è stato utile per capire che le quattro antenne di prossima installazione sul territorio sono dislocate e posizionate secondo i parametri di sicurezza stabiliti per legge, tenendo conto anche della morfologia dei siti scelti dai gestori. Secondo l’arch. Santamaria tutti i siti, compreso quello ubicato sulla torretta dell’orologio del Palazzo Comunale, hanno le caratteristiche della fattibilità e presentano tutti i requisiti necessari a garantire una diffusione ottimale delle onde elettromagnetiche.
Nonostante gli interventi rassicuranti degli esperti, nella sala al Castello Giusso, sede del seminario, non tutti si sono tranquillizzati. C’è da dire che la sala era semivuota e gran parte dell’esiguo numero di partecipanti era costituita da impiegati comunali, assessori, consiglieri, più lo stesso Sindaco di Vico Eqauense Gennaro Cinque. Tra il pubblico erano presenti anche i rappresentanti del Comitato “Cittadini per Vico” e dei VAS, che hanno raccolto più di mille firme contro l’installazione delle antenne. Inolte presenziavano esponenti del Partito Democratico locale e del movimento “In direzione ostinata e contraria” con Aldo Starace, candidato a sindaco alle prossime amministrative contro Gennaro Cinque. Due in particolare gli argomenti posti dal pubblico. L’installazione dell’antenna sulla torretta dell’orologio del comune, secondo Carmela Cuomo, Comitato “Cittadini Per Vico”, verrebbe a impattare con una serie di edifici, case, scuole e con l’ospedale, e dovrebbe essere ubicata in un altro luogo meno esposto. Le distanze di sicurezza, inoltre, secondo la sig.ra Cuomo, non sarebbero rispettate e gli abitanti della zona immediadatemte adiacente al Palazzo Comunale sarebbero esposti in una misura che va oltre i parametri di garanzia.
Aldo Starace ha messo l’accento sulla mancanza di programmazione dell’amministrazione comunale che non ha saputo o voluto elaborare un Piano Antenne per regolamentare l’installazione degli impianti. L’installazione selvaggia può essere contenuta, secondo Starace, o evitata da una auto-regolamentazione dei comuni, i quali, di concerto con esperti del settore, minoranze e cittadini, elaborano un regolamento a misura del proprio territorio, considerando gli impianti già esistenti e quelli necessari in futuro per la copertura di tutte le aree. Ciò al fine di stabilire il numero massimo di installazioni compatibili con l’ambiente e i siti ottimali per accoglierli.
Alle argomentazioni del pubblico non è stato dato molto spazio per mancanza di tempo. Per tutti ha risposto l’ing. e assessore Coppola, il quale ha ribadito che tutti gli aspetti più controversi della questione erano stati ampiamente esposti dai relatori durante il Seminario e che il Comune li ha presi tutti in considerazione al momento di firmare il contratto con i gestori. Pertanto non sussistono motivi di preoccupazione per la salute della popolazione, le nuove antenne sono sicure e non nuoceranno a nessuno.
Prima del congedo finale, a Seminario concluso, si è però appurato che i gestori interessati non hanno ancora richiesto all’Arparc alcun parere sulle nuove antenne di Vico Equense. Il parere non è vincolante ma nessun gestore installa nuovi impianti se il parere non c’è, per non incappare nelle sentenze negative che quasi sempre arrivano dal Consiglio di Stato se i cittadini avviano ricorsi. A dirlo, fuori onda, è l’ing. Giovanni Improta membro dell’Arpac, ente preposto alla vigilanza sulla sicurezza degli impianti, il quale, non conoscendo la situazione di Vico Equense e non potendo esprimere il suo parere sulle nuove antenne, assicura che comunque tra la richiesta del parere e le eventuali installazioni, passeranno almeno un paio di anni.
Dunque ci sarebbe tutto il tempo per elaborare un Piano Antenne Comunale da sottoporre ai gestori della telefonia mobile interessati ad operare nel nostro comune. Tenuto conto che il piano viene sempre preso in considerazione per evitare diatribe di ordine giudiziario e che a Vico Centro un cospicuo numero di abitanti non ha accettato le scelte della Giunta Cinque e si metterà di traverso.
Maria D’Ordia