A partire dal 12 marzo 2011 questo spazio ospita le opere di Adriano Annino, Graziella Gola, Enrica Pizzicori e Raffaella Simone, artisti diametralmente differenti per cultura, provenienza geografica ed età, che si cimentano nel rappresentare la pittura raffigurativa.
Un tripudio di colori e di sfumature nelle opere di Adriano Annino, napoletano di nascita e aretino d’adozione, impegnato dal 2007 in un costante studio sulla figura umana. Egli giunge a considerare che l’uomo sia inserito in un tempo, un tempo che diventa escatologico grazie al corpo e allo spazio in cui abita. Da qui la riflessione secondo la quale ‘Ogni persona su questa terra ha nel suo corpo il tempo di scoprire la Bellezza.’ Il ritratto diviene così un mezzo mediante il quale, il soggetto o chi lo ritrae, eternizza, fissa un istante che di per se è labile.
Due donne sedute, due donne in rosso, due donne enigmatiche: Alba e Domina. Queste sono le opere che Graziella Gola propone per questa sede.
ALBA: siede in punta di poltrona, rigida, seria, guarda fuori dal quadro appena corrucciata , in un’ attesa tranquilla o forse trepida.
DOMINA: sicura di sé, sprofonda nella grande poltrona rilassata e provocante, guarda davanti, ma lo sguardo è indefinito, enigmatico, inafferrabile.
Rivisitazioni illustre per Enrica Pizzicori, la giovane illustratrice toscana.
Utilizzando la tecnica artistica nella quale si sperimenta da anni, propone un delizioso ritratto dei coniugi Arnolfini del pittore fiammingo Jan van Eyck.
Il risultato di questa sperimentazione è visibile nelle due opere, tecnica mista su tavoletta, dove è possibile ammirare i due personaggi che sembrano essere appena usciti fuori da una favola.