A poche ore dal Consiglio Comunale del 1 Marzo che ha portato all’approvazione della Proposta di Variante alle Norme Tecniche d’Attuazione del Piano Regolatore vigente, non si placano le polemiche sia sulla bontà del testo emendato sia sulle modalità della votazione degli emendamenti stessi. Con un testo unico di circa 10 pagine recante la firma del PD sono state prodotte delle osservazioni in merito alla deliberazione del Consiglio Comunale. Nel testo (che nei prossimi giorni avremo l’opportunità di riprodurre integralmente on-line) si sollevano varie perplessità e citiamo: “giocando su cambiamenti terminologici…si sono proposti nuovi accorpamenti di termini che all’occorrenza possono essere interpretati o utilizzati in vario modo”; e ancora: “Appare chiaro anche ai meno esperti che questi mutamenti terminologici…..(da residenze dei conduttori di fondi a abitazioni agricole – da edificio produttivo a impianto produttivo) sono stati studiati con grande attenzione”
Tutto quanto fino ad ora detto fa notare essenzialmente che le polemiche non finiranno all’indomani del voto, bensì accompagneranno questo testo fino alla sua completa adozione. A tal proposito è intervenuto a commentare queste osservazioni il Consigliere del PD, Salvatore Grillo. Riportiamo dunque la nostra intervista fattagli su tali argomenti:«I punti all’ordine del giorno non prevedevano la votazione degli emendamenti, che dunque dovevano essere votati in una seduta successiva. A questo va aggiunta l’assenza di un Consigliere di maggioranza dopo che il Segretario aveva esplicitamente detto che era facoltà dei votanti astenersi dalla votazione nel caso in cui vi fossero in seno dei conflitti d’interesse con la materia oggetto del discutere. Per tali motivazioni tutta la minoranza ha deciso di abbandonare l’aula, lasciando la maggioranza a completare questa farsa».
«Gli emendamenti portati ieri in Consiglio Comunale – continua Grillo – stravolgono la proposta di Variante, poiché l’aggiunta di determinate diciture cambiano quella che era la volontà iniziale dell’Architetto Montella. Questi ultimi sono serviti soltanto a parare di poco il tiro rispetto ai numerosi errori che noi abbiamo evidenziato sul testo originale della variante, portato in Consiglio Comunale lo scorso Dicembre. Producendo noi un documento recante le osservazioni del PD alla proposta di variante abbiamo voluto dire alla cittadinanza tutta che l’adozione della delibera risulta illegittima formalmente e nel merito. Ancora oggi non riusciamo a comprendere quali prospettive di sviluppo si vogliono dare alla cittadinanza.Dipende da cosa si intende per sviluppo, forse alcuni lo intendono come l’apertura di un cantiere, per noi non è così. La nostra visione di città e di sviluppo – prosegue – è diversa. Noi vogliamo una città fatta di attrezzature e servizi e vogliamo che il commerciale e il terziario sia integrato nelle attrezzature e servizi».
Grillo inoltre non si sottrae alle nostre domande sul Partito Democratico: «Il PD risulta alla data odierna l’unica e vera opposizione a questa amministrazione. La situazione interna è serena; questo è un partito sano che ha sostenuto battaglie, cavalcate da esponenti nazionali del partito. Ci proponiamo come forza alternativa a questa giunta. Siamo un grande partito, abbiamo una storia alle spalle e vantiamo il sostegno di una gran fetta della cittadinanza di Cercola».
Armando Madeo