Bobbio di nuovo contro Gragnano: alla faccia del campanilismo!

Il compito di un sindaco, al di là di logiche “campanilistiche”, è valorizzare al massimo le potenzialità del Comune che amministra, farlo legalmente, con gli strumenti giusti, avvalendosi della collaborazione di gente competente, funzionari attenti e, perché no, sfruttando “i canali giusti” per portare avanti i propri progetti. Giusto, anzi giustissimo. Così come è importante anche attivarsi per progetti intercomunali, affinché si possa valorizzare il proprio territorio in sinergia con i Comuni limitrofi. Questo è, in parte, il compito di sindaco.

Però, perché il primo cittadino di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, in meno di un anno di amministrazione ha pensato a fare poco, privilegiando magari (spesso solo a parole, ma in qualche caso anche con i fatti) la distruzione di quel che di buono c’è già, magari nel “giardino del vicino”? Se lo chiedono quotidianamente circa 30mila persone, tutte residenti a Gragnano. Forse, da queste bisogna sottrarre solo una famiglia che risiede in località Varano…

Va bene (anzi, no) chiedere la soppressione di una tratta ferroviaria storicamente molto importante, e ora ridotta a poco più di un trenino fantasma, abbandonato da tutte le istituzioni locali e, successivamente, dai passeggeri che ne richiedevano solo il potenziamento con collegamenti diretti Gragnano-Napoli. La giustificazione è semplice: fare uno (l’ennesimo e costoso) studio di fattibilità per la realizzazione di una linea tramviaria veloce.

Ma adesso (pur non citando MAI di chi sta parlando) perché Bobbio se la prende con l’ospedale e con il tribunale di Gragnano, difesi strenuamente dalla comunità gragnanese nell’ultimo decennio? Sembra un vero e proprio accanimento, del tutto ingiustificato in realtà, verso il Comune che ospita la sua residenza.

Forse il sindaco di Castellammare di Stabia non sa che i problemi di una città non si risolvono creandone ad altre realtà. Forse non sa, ad esempio, che l’ospedale di Gragnano è stato inaugurato di recente, avrebbe dovuto ospitare reparti di eccellenza (Oncologia su tutti), è una delle strutture più moderne del comprensorio ed era pronto ad ospitare un’ala del San Leonardo di Castellammare, giudicato “al collasso” per l’enorme mole di lavoro da dover sbrigare quotidianamente. Forse Bobbio non sa neanche che la sezione distaccata di Gragnano del tribunale di Torre Annunziata è una di quelle più funzionali della provincia di Napoli, che va avanti nonostante l’enorme carenza di personale con la quale è costretta ogni giorno a fare i conti.

Tornando al discorso dell’ospedale, il San Leonardo continua ad essere una struttura in difficoltà: c’è chi lamenta carenza di personale, mentre chi per tagliare (ad occhi chiusi, forse) pensa che non ci sia bisogno di nuove assunzioni. E Bobbio cosa fa? Propone a Regione e Asl il completamento di alcune sale operatorie (giustissimo), la chiusura del nosocomio gragnanese (perché?) e magari, la costruzione di un nuovo ospedale. Dove? Naturalmente a Castellammare di Stabia.

Alla faccia della «battaglia contro gli sprechi». E alla faccia del campanilismo!

Dario Sautto


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