Si è conclusa con la pomeridiana di ieri, per il Cartellone del Teatro Pubblico Campano, al Di Costanzo Mattiello di Pompei, la serie di rappresentazioni che hanno visto protagonisti Debora Caprioglio e Corrado Tedeschi. Grande il successo riscosso dalla commedia “L’anatra all’arancia”, dal romanzo dello scrittore inglese William Douglas Home, adattato dal commediografo francese Marc Gilbert Sauvajon, per la regia di Ennio Coltorti, che ne ha curato anche la traduzione insieme ad Antonia Piccolo e Nino Marino. Le scene e i costumi sono di Andrea Bianchi/Forlani e Rita Forzano, le musiche di Dino Scudieri. E’ il racconto scenico della incrinatura di un rapporto di coppia, con conseguenti tradimenti, nervosismi, diverbi, contrasti. Tutte grane che, se si frappongono tra persone corrette, non danno luogo a drammi: le coppie si incontrano con gli antagonisti, si crea affiatamento e la situazione si può controllare con un certo equilibrio. Ma questa è pura fantasia, la realtà è tutt’altra cosa. “Il protagonista de L’anatra all’arancia (raffinato piatto, non a caso riservato alle classi agiate) – dice il regista Coltorti convince la moglie a far venire il proprio amante, per il fine settimana, nella sua sontuosa casa, dove ha invitato anche l’avvenente e ben disposta segretaria, per cui i buoni propositi di armonia non troveranno facile applicazione”. Il copione ha sempre divertito il pubblico teatrale e cinematografico (anche i diversi films hanno ottenuto grossi successi) e, oltre ad essere un testo sempre valido per il perfetto meccanismo della trama, è un modo per intrattenere la platea sulla gelosia, la fedeltà o l’infedeltà, nell’ambito della famiglia tradizionale. Lo spettacolo si avvale di una compagnia brillante, in cui a Caprioglio e Tedeschi si accompagnano altri bravi attori, quali Mino Manni, Samantha Fantauzzi, Gioietta Gentile e Gloria Bellicchi.
Federico Orsini