A quattro mesi esatti dai primi crolli verificatisi nell’area archeologica di Pompei, Giovanna Melandri, parlamentare Pd ed ex Ministro ai Beni Culturali, è tornata nella città degli scavi. Ad offrirle l’occasione di un ulteriore sopralluogo nella città sepolta è la terza tappa della scuola di formazione politica “360 live…Percorsi 2.0” organizzati dall’associazione TrecentoSessanta Salerno. “Pompei… si salvi che si può” è il titolo scelto per il seminario che si è tenuto domenica, che prevedeva una visita al sito archeologico e un incontro-dibattito con i ragazzi. Ma l’arrivo della Melandri a Pompei è stata soprattutto un’ottima occasione per fare il punto sullo stato dei lavori di messa in sicurezza degli scavi e aprire una riflessione sul futuro dell’area, tra proposte arrivate dal mondo imprenditoriale, offerte d’aiuto da parte dell’Unione Europea e prospettive d’intervento di competenza del Governo. L’onorevole Melandri e i ragazzi della scuola di formazione politica di 360 Salerno hanno potuto contare su un Cicerone d’eccezione: ad accompagnarli nella visita archeologica, infatti, l’architetto Antonio Irlando, direttore dell’Osservatorio Patrimonio Culturale e profondo conoscitore della realtà, e delle criticità, pompeiane. Assieme all’onorevole Giovanna Melandri si sono recati a Pompei i consiglieri regionali del Pd, Donato Pica e Mario Casillo e il parlamentare Pd Guglielmo Vaccaro che segue la vicenda degli scavi fin dall’inizio con numerose interrogazioni e che, recentemente, si è fatto promotore di una proposta di legge in cui ipotizza di affidare ad un’agenzia europea la gestione degli scavi di Pompei.