Fattore K(ate).

E’ la modella dei contrasti: imperfetta e bellissima, mamma premurosa e bad (molto bad) girl con la sigaretta sempre accesa e il drink spesso in mano. Sul fatto che sia una delle top più quotate al mondo, sulla cresta dell’onda da oltre dieci anni, non ci sono dubbi. Kate sigla un contratto dietro l’altro dai tempi della scandalosa campagna per Obsession di CK. A dispetto degli scandali. Ingaggi a parte, il quid della minuta trentaseienne britannica è il suo innato senso di stile. Che da sempre, controcorrente, piace. Tanto da renderla un’icona, sia che indossi un abito griffato sia che, per andare ad un concerto, si infili degli shorts sdruciti e un paio di plastic boots. Habituée di un look grunge, fatto di jeans a sigaretta, giubbotti di pelle e maxi maglie portate con leggings neri, non rinuncia tuttavia a esaltare il suo appeal con abiti shine dal sapore disco’80.

Avere un “Kate touch” sotto le luci della pista da ballo..? Si può. Basta scegliere i cinque pezzi giusti.

1_ Un accessorio o un intero outfit glitter: risplenderete!

Aderente o a casacchina. Monospalla o con il bustier a cuore. In tinta unita p in dégradé. Basta una piccola spalmata di “stelle” per dimostrare quanto sia impossibile ignorare lo spumeggiante bling-bling di una superficie paillettata. Made to impress, fatte per stupire ovvio !!

2_Il blazer maschile, meglio over e con spallone super (Balmain docet). Va su tutto, miniabiti compresi.

3_Sempre tacchi alti. Si a tronchetti, sandali o dècolletée.

4_Un gioiello macro, Silver o gold, da portare con disinvoltura.

4_ Tracolle ricamate con catene, pochette rigide o minaudière .

Tutte rigorosamente con un tocco di borchie e cristalli in più. Perfetto per farsi notare con grinta quando il sole va giù.

5_ Immancabili i dettagli: bracciali in pelle e gilet borchiati.

E poi, fondamentale, un’attitudine che nasconda un’anima rock e che sembra dire al mondo intero “Si, sono superglam, e allora” ? Infatti, ciò che rende un abito memorabile è soprattutto l’appeal di chi lo indossa, ca va sans dire.

In questo caso..semplicemente..fattore K!

M.Chiara  D’Apolito

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