Il Gazzettino vesuviano | IGV

Lettera aperta a Silvio Berlusconi

Caro Premier,

non sono un tuo fan, non hai mai ricevuto il mio consenso elettorale ma non sono neanche di quelli che ti sparano contro con l’arma di un moralismo spicciolo a volte anche risibile. Ti hanno disegnato con ogni colore, sei indagato di uno dei reati più abietti, fai e disfi le leggi a tuo piacimento e se tu avessi affermato che nelle nottate di Arcore recitavate il Rosario, il tuo seguito ti avrebbe creduto e sponsorizzato come santo. I tuoi avversari politici e personali, pronti a sostituirti e a risolvere i problemi che ci affliggono, vorrebbero la tua dipartita per il bene degli italiani dimenticando che sei un figlio legittimo del centrosinistra. Bestemmio? Il leader indiscusso della destra partorito dalla sinistra?

Torniamo un po’ indietro nel tempo, ti va?

Mezzo secolo fa e per mezzo secolo le sorti del nostro paese erano in mano alla Democrazia Cristiana ma lo scettro lo teneva il PSI (proprio come te e la Lega Nord), mezzo secolo fa eri un brillante giovincello neanche ricchissimo che iniziava la scalata al successo.

Non tolgo nulla alle tue qualità imprenditoriali ma tutto quello che ti è riuscito di combinare è avvenuto con il beneplacito e il consenso di quella gente e dell’altra gente che manovrava i pupi al governo, in un regime di interscambio “do ut des” che regnava sovrano e ancora impera.

Oltre il karaoke di Arcore devo anche credere alla moltiplicazione del pane e del pesce con gli occhi votati al cielo? Dai!

E adesso i creatori del fenomeno vorrebbero cacciarlo dal tempio? Giammai.

Adesso devono tenerti e temerti, devono urlare al mondo che tu sei l’orco cattivo a fronte di gente linda e immacolata con una morale da oscar. Questa è la loro punizione ed è giusto così. Finché servi alla “Bossi and company” nessuno ti scalza e puoi continuare quanto ti pare a prendere l’Italia e le belle donne per il culo.

Ma sta proprio in quel “quanto” il tuo problema vero.

La madre dei tuoi figli ti battezza malato e tu te ne freghi, sei cosciente di essere un pupo nelle mani della Lega Nord e ti atteggi da leader, continui nelle tue barzellette della creazione del paradiso italiano e ricevi osanna osanna, ma tutto questo “quanto” può durare ancora?

Hai 75 anni e, ad onta di tutti i Ghedini che vuoi, le leggi della vita non le puoi proprio cambiare. E ci pensi come è bello vivere da Berlusconi e come è brutto morire da Berlusconi?

Roba da incazzarsi davvero, altro che Santoro e Travaglio!

Le belle fanciulle che ami aiutare che si fanno aiutare da Berlusconcini magari meno dotati di soldi e di altro? Ruby che canta il karaoke o recita il rosario altrove?

Gli eredi di Bossi e Fini a governare il tuo regno? Il Milan che entra nell’anonimato come la Juve senza Moggi e Agnelli?

Mi dirai che a morire non ci pensi proprio e io ti dico invece di pensarci e mi permetto il consiglio finale.

Lascia perdere l’Italia allo sfascio, la disoccupazione giovanile, la corruzione imperante, la gente che non può mangiare che quando finisce il tormento non se la prende più di tanto.

Vedi di trovare un Dell’Utri qualsiasi che possa farti comprare l’immortalità. Mi dispiacerebbe vederti uguale alla gente misera magari anche incazzato.

Gianni Di Napoli

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