L’Istituto Studi Filosofici di Napoli ha ospitato l’appuntamento inaugurale di un ciclo di seminari, “Democrazia e… – Un percorso tra endiadi”, promosso dalla sezione campana di “ Democratica – Scuola di Politica” (www.scuoladipolitica.it ).
L’onorevole Walter Veltroni, l’ex segretario provinciale del PD a Napoli Luigi Nicolais, il prof. Francesco De Sanctis, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa e Giuseppe Duso, professore ordinario di filosofia politica all’Università di Padova, hanno discusso il tema “Democrazia e Pluralismo”.
Il prof. Francesco De Sanctis introduce brevemente i motivi storici della rottura tra democrazia e sovranità, per poi dare spazio all’ intervento autorevole del Prof. Duso che da subito precisa di non schierarsi ma mettere in discussione il campo di dibattimento.
La necessità del federalismo è inquadrato come tema portante : soprattutto in chiave europea, dove la pluralità dei membri deve assicurare un mantenimento della soggettività politica. Proprio come se si volesse operare la proporzione “cittadini nello stato come lo stato nell’unione europea”, il concetto di rappresentanza politica deve concentrarsi nelle elezioni politiche (quindi nel sindaco) dove quindi il cittadino deve essere suddito e sovrano. “Il sindaco deve essere il raccordo fisico tra cittadini e politica, deve girare per i comitati cittadini e vedere cosa si propone, deve essere il “nocchiero” che tiene la nave, avere cioè una funzione, non una semplice carica” – precisa il prof. Duso. “La linea territoriale che propone il federalismo (l’abolizione delle province, ndr) può riprendere il senso nuovo da dare alla politica, alle aggregazioni autonome locali” – continua – “La modalità più consona per una politica partecipata sarebbe accettare il federalismo come alternativa alla programmaticità della Costituzione, renderla quindi viva e in grado di seguire la realtà politica”.
Walter Veltroni non perde tempo per elogiare Napoli: “In questa città basta accendere la luce che subito si trasforma in un fuoco d’artificio” e non nega da subito il suo appoggio al candidato sindaco Morcone: “Per ricoprire questa scomoda carica, più di tutto, c’è la necessità di essersi già assunti responsabilità amministrative, cosa che Morcone ha fatto, oltre ad avere moralità, visione e cuore”.
Sottolinea poi quello che aveva accennato in questi giorni: “A Napoli esistono obiettive difficoltà, per questo bisognerebbe riconoscere, a chi la governa, la possibilità di esercitare funzioni e poteri speciali, ovviamente bilanciati da organi di controllo. In primis questo significherebbe ridurre i lunghi, oscuri e quindi debilitanti rapporti sindaco/giunta che sappiamo tutti essere il cancro principale delle amministrazioni, soprattutto a Napoli”.
Poi riferimenti sia a eventi locali che nazionali: “Il populismo si instaura dove il sistema democratico non funziona, dove la democrazia soccombe al bisogno di essere governata, Napoli come l’Italia”.
Sul federalismo: “La politica deve riconoscersi “parziale”, i partiti non possono chiudersi al dialogo con le realtà: non bisogna temere il federalismo, perchè una forte democrazia regge senza problemi un sistema federale. Uno stato più forte per un più forte governo decentrato, lontano più che mai da un concetto utopico”.
Mario De Angelis