Finalmente!! Era ora, possibile che l’Amministrazione sia rimasta muta ed inerte dinanzi la minacciata chiusura di uno dei pochi centri di eccellenza per la ricerca agroalimentare in Italia che abbiamo il privilegio di ospitare sul nostro territorio?
No, la nostra amministrazione locale ha fatto finalmente sentire la sua voce.
Il primo marzo ha infatti, adottato una importante delibera di Giunta, la n. 62, che prevede la realizzazione di un parcheggio sull’area antistante la Stazione Sperimentale, di proprietà di tale Ente, con la modica spesa di € 1.000.000,00 circa.
Proprio così: dopo mesi in cui si sono rincorse voci di chiusura della Stazione Sperimentale, a seguito dell’approvazione della legge che prevede il trasferimento dei compiti e delle attribuzioni della stazione sperimentale alla Camera di Commercio di Parma, qualcuno avrà pensato: poiché il destino del Centro pare segnato, perché non approfittarne per realizzare un bel parcheggio su parte di quell’area?
Questo atteggiamento va stigmatizzato e respinto con forza.
Le emergenze del paese sono ben altre, a cominciare dallo stato di assoluto degrado in cui versa la Scuola Primaria e dell’Infanzia “Taverna” adiacente la Stazione Sperimentale; con lo stesso milione di euro si potrebbe quantomeno mettere in sicurezza la predetta scuola, demolire il fatiscente fabbricato antistante, infestato da topi e frequentato da tossicomani, e far sì che i bambini possano finalmente frequentare una scuola degna di un paese occidentale.
Per tre lustri il nostro territorio non è stato, di fatto, governato ed abbiamo dovuto assistere alla realizzazione di zone industriali, con insediamento di attività anche pericolose a ridosso della suddetta scuola, nonché alla costruzione di residenze lungo vie di grande comunicazione.
Oggi, in perfetta continuità con tale scellerata politica qualcuno, ignorando come la Stazione Sperimentale, “istituto di ricerca applicata che ha lo scopo di promuovere il progresso tecnico e scientifico dell’industria conserviera italiana per i settori frutta, ortaggi, carni e pesce. Attraverso attività di ricerca, consulenza, formazione e divulgazione la struttura fornisce risposte ai problemi generali e specifici dell’industria conserviera” come si legge sul sito SSICA, quindi centro di eccellenza per la ricerca applicata, trincerandosi dietro una presunta carenza di potere e dichiarazioni più o veritiere sulla salvaguardia dei livelli occupazionali, abbandona il centro al proprio destino e, sulla falsa premessa che l’Ente sarebbe d’accordo a cedere l’area, non trova di meglio che tentare di impossessarsi di parte della superficie per realizzare un parcheggio.
Non è in discussione solo la salvaguardia dei livelli occupazionali, tema pur di assoluta rilevanza. Oggi è in discussione la sopravvivenza di un centro di ricerca fondamentale per lo sviluppo, attuale e futuro, del comprensorio. La miopia degli amministratori locali contribuisce al depauperamento del nostro tessuto sociale, economico ed industriale; se la politica e le istituzioni continueranno a mostrarsi insensibili dinanzi ad eventi come quello che riguarda la Stazione Sperimentale, non potremo che assistere alla crescente disoccupazione, soprattutto giovanile.
Ci saremmo aspettati dall’Amministrazione Comunale più attenzione agli annosi problemi di Angri e maggiore sensibilità nei confronti dell’eccellenza della ricerca e che avesse, quanto meno, interpretato l’orgoglio della città.