L’Ercolano vede la salvezza diretta sempre più lontana

Non serve a nulla il secondo cambio di panchina della stagione in casa granata,peraltro entrambi per dimissioni. La regola dice che cambiando l’ordine degli addendi la soluzione non cambia e anche se il calcio è tutt’altro che una scienza esatta, stavolta l’Ercolano non fa eccezione. Due le reti subite dall’Internapoli (che valgono l’ottava sconfitta nelle ultime nove giornate), quattro i punti che ora dividono la squadra allenata da Langella dalla sestultima posizione, che eviterebbe la bega play-out. Lascia mister Savino, “dimissioni per incomprensioni con la società e per la mancanza di mentalità dell’organico e della totale assenza di un progetto”,come spiega lo stesso ex calciatore di Brescia  e Lecce;sulla panchina siede la soluzione di ripiego Langella, secondo proprio di Savino. La squadra avverte, però, il momento di sbando della società e scende in campo con un piglio ancor meno propositivo del solito,se possibile. Ne approfittano spietatamente i terzi della classe, che non si lasciano impietosire dalla difficile situazione degli avversari, anche perché l’obiettivo play-off non consente di adagiarsi sugli allori, e dopo appena sette giri di lancette portano il primo affondo dalle parti di Petrazzuolo, sarà vincente: Liccardi serve un assist al bacio per Brancaccio, che nel bel mezzo di una difesa orfana di capitan Fiorillo (assente per squalifica) non ha problemi a spedire la palla alle spalle del numero uno ospite. L’Ercolano non dà segni di reazione, ma sembra invece accusare il colpo. Sono ancora i locali ad impensierire la retroguardia granata, senza comunque conseguire gli effetti sperati, complici qualche buona parata dell’esperto Petrazzuolo ed una mira che sembra voler graziare Minauda ed i suoi. Le cose non stanno proprio così, perché dalle parti del nuovissimo impianto del Parco polisportivo partenopeo,all’avanguardia per terreni di gioco e strutture, non c’è alcuna voglia di fare regali e a ribadire il concetto ci pensa Coppola alla mezz’ora con una stoccata dal limite che si infila dove Petrazzuolo non può proprio arrivare. Il 2-0 chiude di fatti il primo tempo. Nella ripresa non è che le cose vadano diversamente,sono sempre i padroni di casa a comandare il gioco,pur senza mai portare il colpo di grazia all’avversario ormai sconfitto,che trova una misera consolazione nella rete di Nicolella quasi allo scadere di gara,quando praticamente è troppo tardi per poter alimentare i sogni di un più che improbabile pareggio,che infatti non arriverà. Il neo tecnico granata non perde le speranze: “La situazione è quello che è, lo sappiamo, ma ci sono ancora  margini per conseguire l’obiettivo salvezza. Dobbiamo affrontare le prossime cinque gare con tutta la cattiveria agonistica di cui disponiamo senza perdere mai la speranza e soprattutto la testa”. L’Ercolano domenica sarà ospite dell’Isola di Procida degli ex Malgieri, grandi protagonisti della scora salvezza, i quali tra l’altro hanno fatto un regalo alla propria ex squadra battendo per 2-0 il S. Vitaliano, appaiato a quota 23 punti con i granata. Certo domenica non sarà lecito attendersi regali, ma “con i rientri di Perna e Ferraro e dello squalificato Fiorillo, l’Ercolano si presenta sull’isola pronta a dare battaglia sino al triplice fischio dell’arbitro”, conclude Langella.

Michele Di Matteo

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