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Vico Equense, leishmaniosi canina: ordinanza del Sindaco per evitare contagi

La leishmaniosi è una malattia che colpisce soprattutto i cani ma sono ancora in molti ad ignorare che l’uomo è ad elevato rischio di contagio. Un caso è stato accertato, sul territorio di Vico Equense, dall’Asl Napoli 3 che ha prontamente avvisato il sindaco, per la consequenziale ordinanza. Il Servizio Veterinario di Piano di Sorrento ha constatato che ne è affetto un cane di razza pastore tedesco. Il Comune ha ricevuto la comunicazione il 7 marzo 2011 e in data 15 marzo il sindaco Gennaro Cinque ha emanato una circostanziata ordinanza che obbliga il proprietario dell’animale a: “comunicare al Servizio Veterinario della ASL competente il trasferimento del proprio cane al di fuori del territorio comunale; sottoporre il proprio cane ad idonea terapia anche in relazione all’andamento stagionale dei flebotomi; esibire al Servizio Veterinario competente per territorio almeno quadrimestralmente documentazione sanitaria del Veterinario curante attestante la terapia effettuata, gli esiti della visita clinica e degli esami di laboratorio; comunicare allo stesso Servizio il decesso del soggetto esibendo idonea certificazione medico-veterinaria; ricoverare il cane in un luogo chiuso o protetto da idonee zanzariere per il periodo aprile-ottobre da un’ora prima de tramonto ad un’ora dopo l’alba, onde limitare il contatto con gli insetti trasmettitori della malattia; utilizzare presìdi farmaceutici e dispositivi di provata efficacia, repellenti ed insetticidi nei confronti degli insetti vettori; richiedere, ove lo ritenga necessario, al proprio medico veterinario curante, libero professionista o dipendente del servizio sanitario nazionale la soppressione per eutanasia del proprio cane”. La malattia si trasmette con la puntura del Phlebotomus papatasi, comunemente chiamato pappatacio (proprio perché pappa senza farsene accorgere e senza emettere alcun rumore), insetto simile alla zanzara. Un padrone su tre, secondo una recente indagine Doxa Pharma, ignora questo pericolo. Sembra infatti che solo il 15 per cento delle persone che possiedono un cane sia a conoscenza di questa malattia e che solo 34 persone su cento sanno che è trasmissibile all’uomo.

 

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