Boscoreale: brigantaggio e Unità d’Italia

Com’era “Boscoreale al tempo dell’Unità d’Italia”? E quali erano i nomi delle sue strade. Quali i confini, le chiese, le famiglie, i mestieri, le farmacie? La risposta è alle tante domande l’ha data Angelandrea Casale, ispettore onorario del Ministero per i Beni culturali, nel corso della conferenza tenuta assieme a Carlo Avvisati, giornalista de “Il Mattino” che a sua volta ha relazionato sul tema “Borbone, Briganti e Piemontesi: la banda di Antonio Cozzolino – Pilone”. La conferenza, che è stata introdotta dall’assessora alla Cultura, Marialuisa Russomanno, e ha visto la presenza di un folto e interessato uditorio, si è tenuta nella sala Giunta del comune di Boscoreale, martedì 15, in quella che era giornata di apertura alle manifestazioni per il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia,  sostenute dal comune di Boscoreale attraverso gli assessorati ai Grandi Eventi e alla Cultura.  E così si è conosciuto che Boscoreale aveva un territorio molto esteso e che i suoi confini arrivavano sino al mare, ad ovest dell’allora Torre dell’Annunciata; che tra i suoi cittadini c’erano tanti “trainieri” (carrettieri) e bracciali (braccianti), ma anche numerosi possidenti e benestanti; che già allora c’erano la “cappella Zurlo”, dedicata alla Madonna di Montevergine;  che c’erano ben sette farmacie, e che il commercio era una delle fonti di ricchezza per la cittadina. Dal canto suo Carlo Avvisati ha relazionato sulla vita del brigante – legittimista Antonio Cozzolino, meglio noto come “Pilone” e ha svelato nuovi e inediti particolari sulla figura di questo personaggio leggendario dell’area vesuviana. Pilone, difatti, al contrario di quanto si è sempre creduto è nato a Torre Annunziata e non a Boscotrecase, anche se i suoi famigliari sono appunto originari di quest’ultima cittadina, nella quale l’uomo, ex sottufficiale borbonico in seguito abitò. Descritte con tutti i particolari anche le sue scorribande e gli scontri che ebbe con l’esercito piemontese, i carabinieri e le guardie nazionali. Resi noti i nomi dei suoi compagni e quelli dei traditori.  Sino alla sua uccisione avvenuta il 14 ottobre 1870, a Napoli, presso l’Orto botanico dove venne intercettato in seguito al tradimento di un suo compaesano. Le altre relazioni, sempre nella sala Giunta del comune di Boscoreale, sono previste per giovedì 18 dalle ore 18 in poi e saranno tenute dai Professori Antonio Tommaso Cirillo, che tratterà circa “L’idea di Nazione di Giuseppe Mazzini”, e dal Professor Salvatore Ferraro che discuterà sui “rapporti tra lo Stato e la Chiesa in Italia dal Risorgimento ad oggi”.

Alfonso Esposito

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