Ennesimo caos politico ad Ercolano

Ennesimo caos politico ad Ercolano. All’indomani della sentenza emessa dal Tribunale sulla illegittimità dell’attuale Giunta deficitaria di un elemento in quota “rosa” gli ercolanesi cominciano a manifestare palesemente il proprio dissenso per un governo locale che a quasi un anno dall’insediamento proprio non decolla. Troppe le incomprensioni, gli arroccamenti all’interno di una maggioranza che forse poi tanto coesa nelle finalità e nel modus operandi non è. Al di là di inutili polemiche e di osservazioni qualunquiste dobbiamo con profondo sgomento sottolineare l’inconsistenza dell’attenzione mostrata da chi amministra Ercolano per le reali disfunzioni di un territorio in cui sono spesso i più deboli a pagare “per tutti”. Si è più volte evidenziato lo stato di pessima conservazione in cui versa l’area cimiteriale praticamente in alcuni tratti off limits per i disabili per non parlare della fatiscenza di arterie principali con particolare riferimento proprio alle vie d’accesso al Vesuvio. In questo marasma la Polizia Locale fa quello che può a discapito di un organico irrisorio e di un supporto logistico inadeguato per garantire ordine in paese: a rafforzare il Comando Vigili tre unità giunte in mobilità nella cittadina vesuviana la cui presenza è già stata notata in positivo dai residenti. Tuttavia si è ancora lontani dalla soluzione di un problema “numerico” che solo il tanto atteso concorso potrebbe concretamente risolvere. Le poche Associazioni che a prezzo di enormi sacrifici cercano di apportare luce ad Ercolano non sempre vengono apprezzate dalla collettività abilmente aizzata contro l’una o l’altra da chi non ha minimamente a cuore le sorti del contesto sociale in questione. Eppure c’è chi ha ancora il coraggio di presentare Ercolano quale realtà positiva: francamente a questo punto ci chiediamo se si conosca il significato dell’aggettivo “positivo” e se, ancora una volta lo ribadiremo, si parli veramente di questa area vesuviana e non di ideali contesti “onirici”. Il sindaco Vincenzo Strazzullo adesso è chiamato ad intervenire e in modo incisivo: massima fiducia nel noto camice bianco ercolanese ma a patto che agli ottimi presupposti seguano “fatti concreti” e in tempi utili, perché la città è quotidianamente oppressa da un’inoperosità che spaventa e dissuade qualsiasi onesto contribuente dall’investire e di conseguenza apportare benessere all’interno di un perimetro campano in vistoso affanno. Della serie: peggio di così veramente non si può.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.