Ennesimo caos politico ad Ercolano. All’indomani della sentenza emessa dal Tribunale sulla illegittimità dell’attuale Giunta deficitaria di un elemento in quota “rosa” gli ercolanesi cominciano a manifestare palesemente il proprio dissenso per un governo locale che a quasi un anno dall’insediamento proprio non decolla. Troppe le incomprensioni, gli arroccamenti all’interno di una maggioranza che forse poi tanto coesa nelle finalità e nel modus operandi non è. Al di là di inutili polemiche e di osservazioni qualunquiste dobbiamo con profondo sgomento sottolineare l’inconsistenza dell’attenzione mostrata da chi amministra Ercolano per le reali disfunzioni di un territorio in cui sono spesso i più deboli a pagare “per tutti”. Si è più volte evidenziato lo stato di pessima conservazione in cui versa l’area cimiteriale praticamente in alcuni tratti off limits per i disabili per non parlare della fatiscenza di arterie principali con particolare riferimento proprio alle vie d’accesso al Vesuvio. In questo marasma la Polizia Locale fa quello che può a discapito di un organico irrisorio e di un supporto logistico inadeguato per garantire ordine in paese: a rafforzare il Comando Vigili tre unità giunte in mobilità nella cittadina vesuviana la cui presenza è già stata notata in positivo dai residenti. Tuttavia si è ancora lontani dalla soluzione di un problema “numerico” che solo il tanto atteso concorso potrebbe concretamente risolvere. Le poche Associazioni che a prezzo di enormi sacrifici cercano di apportare luce ad Ercolano non sempre vengono apprezzate dalla collettività abilmente aizzata contro l’una o l’altra da chi non ha minimamente a cuore le sorti del contesto sociale in questione. Eppure c’è chi ha ancora il coraggio di presentare Ercolano quale realtà positiva: francamente a questo punto ci chiediamo se si conosca il significato dell’aggettivo “positivo” e se, ancora una volta lo ribadiremo, si parli veramente di questa area vesuviana e non di ideali contesti “onirici”. Il sindaco Vincenzo Strazzullo adesso è chiamato ad intervenire e in modo incisivo: massima fiducia nel noto camice bianco ercolanese ma a patto che agli ottimi presupposti seguano “fatti concreti” e in tempi utili, perché la città è quotidianamente oppressa da un’inoperosità che spaventa e dissuade qualsiasi onesto contribuente dall’investire e di conseguenza apportare benessere all’interno di un perimetro campano in vistoso affanno. Della serie: peggio di così veramente non si può.
Alfonso Maria Liguori