Ercolano: continuano i controlli dei carabinieri sul territorio

Continuano incessanti da parte dei carabinieri i controlli straordinari ed ordinari sul territorio di Ercolano. Spesso con l’ausilio di unità speciali dell’Esercito e del Reparto Operativo Mobile gli uomini della Benemerita presidiano la città a tutela del buon vivere e dell’incolumità di residenti ed esercenti. Grazie alla sinergia con le altre Forze di Polizia nel giro di pochi anni è stato possibile infliggere alla malavita locale un colpo mortale : determinanti anche le rivelazioni di numerosi pentiti che hanno consentito agli operatori dell’ordine di compiere  arresti eccellenti e assicurare alle patrie galere pezzi da novanta dei clan Ascione-Papale e Birra che da sempre si contendono il monopolio degli affari illeciti in paese. Insostituibile  ai fini della “pulizia locale” l’opera dell’Associazione antiracket presieduta da Raffaella Ottaviano e coordinata a livello nazionale da Tano Grasso. Grazie a questo movimento di legalità i commercianti sanno oggi di non essere soli e quindi facili prede degli aguzzini: il monitoraggio costante in special modo effettuato dai Carabinieri ha donato concretezza e credibilità ad un’azione sociale che sembra inarrestabile. Finalmente la gente sorride compiaciuta ai militari: le uniformi nazionali si sono guadagnate il rispetto e la fiducia dei tanti ercolanesi onesti che popolano un contesto urbano dai natali celeberrimi. Governare una simile realtà non è affatto impresa da poco: in questa ottica non si può che spezzare una lancia in favore del governo locale che si è trovato ad ereditare una serie di inefficienze dalle quali si fatica a venir fuori. Pur che questo dato oggettivo non diventi un “alibi ” al non “fare”, allo stare “immobili” nell’attesa di interventi provvidenziali da non si comprende bene quale centralità “partitica”. La gente sembra però orientata a guardare il bicchiere comunitario “mezzo pieno”: “Siamo fieri dell’operato delle forze dell’ordine – hanno commentato i residenti – alle quali va tutto il nostro sostegno e la gratitudine di chi è tornato a vivere in sicurezza la propria realtà d’origine. Chiediamo alla politica indigena, a chi ci amministra ed è per nostra stessa scelta stato messo alla guida di Ercolano, di onorare questo paese e le sacro sante rivendicazioni di chi vuole lasciare un contesto sociale valido in eredità ai propri figli. Basta con gli  esodi giovanili e le emigrazioni forzate: i nostri ragazzi vogliono vivere ed investire ad Ercolano orgogliosi di una vulcanicità di fatto insita nell’origine  stessa delle popolazioni  vesuviane”.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.