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Escursione allo “Scurorillo”, un affascinante vallone costiero

Nel tentativo di riportare un po’ di attenzione su di una località della zona collinare stabiese, che oggi risulta essere letteralmente abbandonata a se stessa, il gruppo “Escursionisti Stabiesi” di www.liberoricercatore.it, ha organizzato per domenica 20 marzo una visita guidata al “Vallone Scurorillo”. L’itinerario – consigliato ad escursionisti esperti – prevede un circuito ad anello con partenza (ore 9.00) e ritorno al piazzale dell’antica Basilica di Pozzano (Castellammare di Stabia). Nello specifico il percorso vedrà impegnati gli escursionisti nella risalita dello “Scurorillo” in direzione Faito, e salvo imprevisti, al rientro toccherà la storica Villa Notari e il Santuario di Madonna della Libera. Il termine dialettale “scurorillo”, deriva da scuro, ed identifica questo Vallone in quanto luogo di scarsa luce, perché caratterizzato dalla presenza di una stretta e profonda forra, in cui la luce del sole, ostacolata dalle alte pareti rocciose e dalla rigogliosa vegetazione, fatica ad entrare generando così la penombra perenne che ha ispirato questo antico caratteristico toponimo. Lo stabiese Ferdinando Fontanella, guida naturalistica ed esperto conoscitore del Faito, spiega che la suggestiva bellezza paesaggistica della zona a monte dello “Scurorillo” ed il delicato ecosistema di questo luogo, in cui ancor oggi fortunatamente si possono ammirare alcuni esemplari della rara “Pteride di creta” (una bellissima felce delle zone tropicali, che da noi si è adattata a vivere, ed è presente come relitto di una flora terziaria ormai estinta), oggi purtroppo, è seriamente messo in pericolo per l’opera deleteria dell’uomo. L’escursione al Vallone Scurorillo e la costante frequentazione di questo luogo, isolato e per alcuni versi inaccessibile, aggiunge il naturalista Fontanella, paradossalmente potrebbe interrompere o quantomeno scoraggiare, l’opera indisturbata, oltraggiosa e irrispettosa di coloro, che noncuranti delle leggi vigenti, della benché minima forma di senso civico, negli ultimi anni, hanno messo a rischio la pubblica incolumità, sversando sul posto rifiuti solidi e liquami di ogni genere che inquinano e a deturpano il paesaggio (con una diga di rifiuti che ostacola pericolosamente il regolare deflusso delle acque meteoriche) ed hanno operato il taglio indiscriminato del soprastante bosco di latifoglie (che per secoli ha ombreggiato e caratterizzato la profonda forra di questo vallone costiero), snaturando così il fascino e soprattutto l’ecosistema dello “Scurorillo”. Affrontare sul campo una situazione di questo tipo e discutere in “presa diretta” delle possibili implicazioni sull’equilibrio naturale e la sicurezza pubblica, continua Fontanella, darà la possibilità, agli escursionisti, di prendere coscienza di come l’offesa della natura si traduce spesso in danni per la società civile.  L’escursione atta a sensibilizzare addetti ai lavori e non solo, è libera e gratuita e come tale è sottointeso che ogni partecipante si assume la piena responsabilità sugli eventuali rischi da essa derivanti. Gli organizzatori si riservano di modificare o di sospendere l’escursione in caso di condizioni meteo avverse. Per contatti rivolgersi al gruppo “Escursionisti Stabiesi”: referente la guida naturalistica dott. Ferdinando Fontanella (cell. 333 3798707). Per ulteriori informazioni si rimanda all’apposita rubrica ospitata su www.liberoricercatore.it.   Maurizio Cuomo

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