Grande folklore nel centro storico di Casola di Napoli: tante le bandiere tricolore esposte sui balconi dalla gente, il 17 marzo dalle ore 8 alle 18 oltre al consueto giro dell’amministrazione, e al saluto a Raffaele Iozzino nella piazza a lui dedicata, nel pomeriggio s’è tenuto presso la Sala Consiliare un convegno sui 150 anni dell’Unità d’Italia sono intervenuti: il sindaco Domenico Peccerillo; Anna Santarpia; l’assessore alle Politiche Sociali, Nella D’Agostino; l’assessore alla Pubblica Istruzione, Pietro Martire; il professore Donnarumma dell’Istituto Felice Greco; Paolo Cantalupo, presidente Associazione Casola Giovane; l’ispettore Gerardo Cascone; il responsabile alla Protezione Civile, Santarpia; il vicesindaco Anna Sabatino. Il Convegno è stato intitolato “La Libertà è un dono che viene dal passato ma vive di futuro”. Ha aperto il convegno il Sindaco Peccerillo: “Il 17 marzo 1861 è stato proclamato il Regno D’Italia, unificare la nazione è stata un’impresa coraggiosa, ed a 150 anni di distanza occorrono nuove imprese coraggiose, c’è bisogno di un’Italia che sappia guardare al futuro con fiducia e lungimiranza anche in momenti difficili come questi. Ci vuole un’Italia che sappia affrontare i problemi e le novità come risorse che indichino delle strade e non oscure minacce”. Il professore Donnarumma ha commentato: “La vitalità dei giovani di oggi non deve essere un handicap ma una risorsa da sfruttare, il mondo sta cambiando anticipare le avversità economiche e sociali è inevitabile per avere un’Italia più sicura di sé e più decisa nell’abbattere quelle paure derivanti spesso da azioni propagandistiche miopi. Insomma vogliamo un’Italia orgogliosa e degli italiani orgogliosi”. L’assessore alla Pubblica Istruzione, Pietro Martire commenta: “Ci deprime oggi il fatto che un concetto semplice come quello di una nazione di cittadini liberi che credono nell’etica della responsabilità ed in una Patria Unita nelle sue differenze”. Chiude il convegno il neo-presidente di Casola Giovane, Paolo Cantalupo, che commenta: “La nostra Italia è civile e generosa, tollerante ed accogliente. Proiettata verso il futuro, noi giovani non siamo rivoluzionari ma semplicemente chiediamo d’essere un punto di riferimento, ripartendo sempre più forti proprio grazie all’entusiasmo che ci trasmettono queste manifestazioni. Auguri Italia ce la dobbiamo fare, credo che ce la possiamo fare a migliorarla, la posta in gioco si chiama Futuro e non è più tempo di rimandare”.
Giovanni Cascone