Il Napoli vince 2-1 grazie ad una doppietta di Cavani, contro il Cagliari al San Paolo, e i partenopei vincono in casa contro i sardi dopo sette anni, l’unica rete segnata per il Cagliari è firmata Acquafresca. Torna Cavani ed il Napoli ritorna a sognare lo scudetto.
Come a Parma, domenica scorsa, il primo tempo del Napoli è poca roba. Gli azzurri possono sorridere solo per il record d’imbattibilità interna conquistato da De Sanctis e per qualche buono spunto di Lavezzi. Al portiere partenopeo servivano venti minuti per eguagliare e superare i 763′ minuti in cui nella stagione 1982-83 Castellini chiuse la porta napoletana al San Paolo. Venti minuti in cui il record traballa una sola volta: al 15′, quando Acquafresca sorprende la difesa alta della squadra di Mazzarri e si invola verso De Sanctis a tutta velocità. Santacroce, però, gli tiene testa e lo disturba al momento del tiro che finisce a lato. Il Napoli fa fatica a creare gioco e a guadagnare metri. Un solo pericolo sferrato alla porta di Agazzi da Lavezzi, il più in palla del trio meraviglia. Cavani è poco incisivo, il digiuno da gol lo ha deperito, mentre Hamsik cerca di mettere ordine, ma su molti palloni è apparso molle.
Come domenica scorsa, però il secondo tempo del Napoli è da scudetto. Quella che si ripresenta in campo al San Paolo è tutta un’altra squadra, non negli uomini, ma nello spirito. Mazzarri carica alla perfezione i suoi undici che impiegano solo quattro minuti per portarsi in vantaggio. Lavezzi viene affossato da Ariaudo in area e Damato non ha dubbi: rigore. Dal dischetto si presenta Cavani che con freddezza spiazza Agazzi e rompe il digiuno del gol. Il Napoli non si accontenta e sulle ali dell’entusiasmo continua a spingere. Due minuti e Ariaudo è ancora protagonista, questa volta in positivo per i sardi. Il difensore, di scuola Juve, evita il raddoppio partenopeo prendendosi in pieno volto il tiro a botta sicura di Hamsik. Sulla ribattuta è bravo Agazzi a parare la bordata di Yebda.
Al 56′ succede quello che non ti aspetti: Acquafresca gela il San Paolo, pareggia i conti e mette la parola fine sull’imbattibilità di De Sanctis a 800 minuti tondi tondi. Solo un imprevisto, però, per la squadra di Mazzarri che si riorganizza e sei minuti più tardi rimette le cose a posto. Questa volta Cavani torna al gol su azione e lo fa con una magia. Un pallonetto delizioso che beffa Agazzi e fa riesplodere il San Paolo. Questa volta il Cagliari non ha la forza per reagire e il Napoli amministra il vantaggio sfiorando a più riprese il tris. All’82’ il palo dice di no al primo gol di Mascara, subentrato a Hamsik, con la maglia azzurra.
Finisce 2-1 e il Napoli continua a sognare lo scudetto. I punti di ritardo dalla capolista Milan sono solo tre e uno dall’Inter, seconda. Fra due settimane c’è il derby, niente di più bello per il Napoli per continuare a sognare ad occhi aperti, anche se prima la Mazzarri band dovrà battere la Lazio del ex Edy Reja.
Cosimo Silva