Vico Equense: il recupero della pietra lavica per il nuovo sagrato

Continuano i lavori per la ristrutturazione dell’area prospiciente alla chiesa patronale di Vico Equense. La superficie sarà ricoperta interamente da pietre vesuviane, meglio conosciute come: “basole”. L’opera, il cui progetto è stato realizzato dal Servizio LL.PP. del Comune di Vico Equense, è resa possibile dal recupero del materiale derivante dai molteplici interventi attuati sulla via Raffaele Bosco. Le pietre vesuviane opportunamente recuperate, sono state conteggiate, stoccate e riutilizzate, eludendo i costi d’acquisto, ma soprattutto garantendo un intervento d’integrazione architettonica che migliorerà l’aspetto e la fruibilità dell’intero piazzale della chiesa dei SS. Ciro e Giovanni mantenendo inalterata l’antichità e la bellezza dei luoghi. Un primo lotto di 650 mq, di fronte all’ingresso principale, è già funzionale dal 31 gennaio scorso, ultimato e aperto in occasione della festività patronale. Per la seconda parte, che continua dal portone principale all’ingresso orientale della chiesa, il termine dei lavori è previsto per aprile. Le pietre usate in quest’ultimo intervento, che saranno sistemate nell’area est dell’edificio, sono state donate al Comune di Vico Equense dal dottor Guglielmo Iovane, che le ha recuperate durante la ristrutturazione di una sua proprietà. Altri 600 mq di materiale della stessa qualità delle pietre vesuviane utilizzate per il lato nord del sagrato, sono stati recuperati dal territorio cittadino. “Il progetto è stato eseguito con la tecnica in house con l’utilizzo, cioè, delle risorse interne del Comune – spiega il Sindaco Gennaro Cinque – fondamentale è stata l’intesa con la Sovrintendenza che ha condiviso ogni parte del progetto” sottolinea, ancora, il primo cittadino. L’esecuzione dei lavori è affidata al Servizio sul Territorio del Comune di Vico Equense che fa capo all’Ing. Paolo Guadagno. Dopo l’ultimazione della posa delle pietre vesuviane, i due sagrati saranno valorizzati altresì da una nuova illuminazione pubblica con pali artistici a lanterna, che saranno in seguito collocati anche nel centro cittadino. È prevista, inoltre, la demolizione della struttura posta tra la base del campanile e l’ingresso secondario della chiesa patronale, che ha ospitato per anni il presepe natalizio, ma che non fa parte dell’originale profilo architettonico dell’edificio.

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