Un pari a reti bianche è il risultato più giusto per una strana partita. Il match del Comunale tra Sant’Antonio Abate ed Ischia valeva oro per i giallorossi. Riuscire a sfruttare il calore del pubblico di casa, e conquistare tre punti, sarebbe significato avvicinarsi sempre di più alla quota salvezza, quando mancano solo sei partite al termine della stagione. Ma non basta il cuore, e il Sant’Antonio Abate esce dal Comunale con un magro punto. Va meglio all’Ischia di mister Mariani, che non si rende particolarmente pericolosa, se non nel finale. Il primo tempo della partita, va a netto favore dei padroni di casa, che sfiorano il goal in varie occasioni. Le più importanti portano la firma dapprima di Morella, che spedisce fuori a porta vuota, e poi di un Tedesco decisamente sottotono, che “litiga” più volte col pallone, favorendo qualche ripartenza degli ospiti. Nell’avvio di ripresa, si rivede l’Ischia, che cerca di sfruttare il pressing alto per poi rubare palla e smistare il gioco sulle fasce. I ragazzi di Mariani, tuttavia, non scomodano Donnici, se non per qualche ordinario intervento. Al 7’, si rivede il Sant’Antonio, e si risveglia Tedesco, che prende palla in area di rigore e segna, ma il guardalinee, prima del destro dell’attaccante abatese, gli fischia contro un dubbio fuorigioco, e l’azione è vanificata. I giallorossi cominciano a macinare gioco, si rimettono in corsa, e annullano l’Ischia, che si vede solo sui calci piazzati. Ma dopo il triplo cambio Crisantemo – Circiello – Sorrentino, rispettivamente per Tedesco, Morella e Vitagliano, il Sant’Antonio non fa di più che colpire una traversa. La partita sembra sia destinata a finire a reti bianche, quando il sign. Martinelli da Lanciano, al 44’ del secondo tempo, assegna un calcio di rigore all’Ischia, espellendo anche il terzino abatese, autore del fallo, De Girolamo. Sul dischetto si presenta il neo entrato Pirro, ma il suo sinistro è quasi un passaggio a Donnici, comunque bravo a rimanere in piedi fino all’ultimo istante. Il giovane estremo difensore giallorosso blocca la palla, salva il risultato, e diventa l’eroe del match. Durante i tre minuti di recupero, i padroni di casa provano a farsi rivedere in avanti, ma l’Ischia erige una muraglia, e, seppur in affanno, neutralizza ogni tentativo giallorosso. Così la partita si conclude con un risultato ad occhiali, che, può non star bene a nessuna delle due squadre, o star bene ad entrambe. Dipende dai punti di vista: il Sant’Antonio Abate produce tanto quanto sbaglia, e l’Ischia vede andar via la possibilità di portare a casa tre punti all’ultimo minuto per un rigore fallito. Davvero una strana partita quella del Comunale, che stava per concludersi con un risultato altrettanto strano, e anche ingiusto. La compagine di mister Esposito avrebbe meritato i tre punti, e avrebbe dovuto solo “mangiarsi le mani” se l’Ischia avesse vinto questa partita all’ultimo secondo. Ma la giustizia divina, questa volta tra i guantoni di Donnici, ha fatto il suo corso. 0-0 e va bene così. Certo è che, però, se il Sant’Antonio Abate avesse vinto, ora sarebbe quasi matematicamente salvo, visti i risultati favorevoli pervenuti dagli altri campi. Ma ci sono ancora sei giornate, sei finali da cui i giallorossi dovranno trarre solo il meglio. Queste anche le affermazioni di mister Scotto. –Abbiamo fatto una buona gara- dice l’allenatore in seconda abatese – ed io e mister Esposito siamo soddisfatti della squadra. Potevamo raccogliere di più, ma siamo stati anche sfortunati e talvolta imprecisi. Non voglio rimproverare i ragazzi, però. Hanno avuto l’ennesima settimana difficile dopo i soliti problemi societari, che ormai ci accompagnano da inizio stagione, ma ce l’hanno messa tutta e vanno solo applauditi. Il pubblico di casa ha comunque ragione a fischiarci, non vinciamo in casa dal 9 gennaio, ma speriamo di riservargli un finale di campionato ricco di emozioni. D’altronde si sa che le partite più ricordate sono quelle disputate alla fine della stagione…e la conquista della salvezza passerà per il Comunale, nelle ultime tre partite che ci rimangono da giocare qui. – E sulla questione societaria, mister Scotto risponde così: – Ormai ogni domenica mi si fanno le stesse domande, e la mia risposta è la solita. Non compete a me parlare di queste cose. Io dall’interno posso dirvi solo che ogni settimana siamo a punto e a capo, perché i ragazzi si lamentano giustamente per il mancato pagamento degli stipendi. Da quasi un mese alla società si sono aggregati Mascolo e Abagnale, che stanno tentando di rimpinguare le casse del club, e parlano già di un progetto futuro. Quello che a noi interessa, però, è il presente. Un presente possibilmente roseo, ricco di tranquillità, per poter conquistare serenamente la salvezza. – Chiaro come sempre mister Scotto, che lascia prevalere il buon umore e fa vedere la classifica sotto un punto di vista diverso: – Il Sant’Antonio è ad un punto dalla zona play out, e ha intenzione di rimanerci fino a fine campionato. Non siamo mica messi così male? –
La salvezza del Sant’Antonio, però, non è compito solo della società, ma anche della squadra. E il prossimo avversario dei giallorossi è l’Angri. Alla settimana di vigilia che porta al derby più atteso del campionato (rigorosamente a porte chiuse), gli abatesi dovranno far i conti per le assenze di De Girolamo, espulso domenica scorsa, e Giglio, ancora infortunato. I cugini dell’Angri, dopo aver ottenuto un pareggio nel match dell’andata, vengono dalla vittoria in terra Arzanese, e non hanno alcuna intenzione di mollare per rimanere quantomeno in zona playout.
Per il Sant’Antonio Abate è un’importante occasione da non fallire: la salvezza passa anche per il derby. Ed ora, la parola al campo.
Feliciana Mascolo