Il Banco di Santa Croce è una bellissima secca popolata da una gran varietà di specie animali. Situato a circa 300 metri dalla costa a Punta Orlando di fronte al “Bikini”, noto stabilimento balneare, è stata classificata come “zona di tutela biologica” con un decreto ministeriale del 15 giugno 1993. L’amministrazione comunale, per tutelare al meglio questo patrimonio, ha disposto la creazione di una “Oasi Blu”. “L’obiettivo” asserisce il Sindaco Gennaro Cinque “è quello di conservare e valorizzare le biodiversità che in esso trovano vita, e anche allo scopo di farne una risorsa economicamente produttiva, senza per questo vietarne o impedirne l’accesso o l’ uso.” Pertanto, è stato incaricato il Servizio “Ufficio Europa” di predisporre uno studio di fattibilità, finanziato dalla regione Campania, e inserendo il progetto nel programma triennale delle opere pubbliche. “Il piano di lavoro prevede la delimitazione dello specchio acqueo con apposite boe normate segnalandole sulle carte nautiche” spiega l’assessore Matteo De Simone “prevede, inoltre, la realizzazione di percorsi subacquei attrezzati, in grado di rendere fruibile dai turisti sub la risorsa sottomarina, ed in fine l’installazione di dissuasori contro la pesca illegale”. La profondità del Banco di Santa Croce va da un minimo di 9 metri a massimo di 45metri, sul fondo si trova una fantastica grotta naturale al cui interno è presente una fitta e affascinante popolazione di “Paramuricea Clavata”, la scintillante gorgonia rossa. La base della secca raggiunge nel suo punto più profondo i 60 metri, profondità, dove è possibile imbattersi nel famoso corallo rosso.