Castellammare attraversa una delle più profonde crisi occupazionali della sua storia a causa delle grandi difficoltà che stanno investendo le realtà produttive più importanti del nostro territorio.
Le industrie a rischio di chiudere i battenti sono numerose e molte di queste, oltre a costituire un’insostituibile fonte di reddito per le famiglie stabiesi , fanno parte a pieno titolo del patrimonio storico-culturale della città.
Pensiamo a stabilimenti quali FINCANTIERI e MEB che hanno visto maturare al proprio interno generazioni di stabiesi e ora subiscono una rovinosa diminuzione del proprio volume d’affari ,con conseguente necessità di tagli al personale.
Un pezzo di storia dell’industria metalmeccanica italiana come l’AVIS è già stato costretto a chiudere i battenti, e la città non può permettere che altre importanti realtà produttive siano costrette alla chiusura.
La grave crisi non ha risparmiato neppure i dipendenti delle Terme e gli ex operai di Stabia porto, che sono tutt’oggi costretti a vivere con la spada di Damocle del licenziamento e della disoccupazione che pende sulle loro teste.
In questo scenario di profonda emergenza occupazionale l’amministrazione cittadina e il governo regionale di centrodestra sono del tutto assenti,e si mostrano incapaci di prendere provvedimenti che vadano oltre sterili promesse.
I Giovani Democratici ritengono che la battaglia per la salvaguardia del lavoro a Castellammare vada combattuta da tutta la cittadinanza,ed è per questo che invitano gli studenti e i giovani a essere al fianco dei lavoratori che scenderanno in piazza Venerdì 25 marzo per prendere parte alla manifestazione unitaria indetta dai sindacati.