Un problema che ha interessato Napoli e la sua provincia è quello dei rifiuti abusivi. Da qualche tempo è sorto un nuovo problema. C’è una presenza molto alta di furgoni che scaricano quotidianamente ingenti masse di rifiuti (dalle lavatrici ai copertoni inquinanti) per le strada cittadine. La pena prevista per chi commette questo illecito è l’arresto. Da inizio anno i carabinieri hanno avviato questa forte campagna di arresti e fino ad oggi hanno raggiunto la somma di circa 235 catture. Inoltre c’è stato il sequestro di almeno 100 apecar che verranno confiscati e venduti all’asta. Pochi giorni fa si è espresso il comandante della legione dei carabinieri di Napoli, Carmine Adinolfi,che ha fatto un appello alla collettività. In questo appello ha indirettamente invitato tutta la cittadinanza a chiamare i carabinieri nel momento in cui avessero qualche informazione sullo scarico di rifiuti da parte di queste autovetture. Il problema sembra essere di enorme portata soprattutto a Napoli e provincia ma anche nel casertano. Inoltre i rischi di questa emergenza potrebbero farsi sentire in modo più pesante in vista dell’estate. Questo perché ovviamente con l’aumento della temperatura i rischi igienici aumenterebbero pericolosamente. oltre questa emergenza all’orizzonte se ne intravedono altre di non minore importanza. Infatti la situazione è critica a Caivano per quanto riguarda l’impianto di trito vagliatura. Questa struttura infatti,insieme ad altre della provincia è ferma da almeno due mesi e rimarrà bloccata per ancora un mese dopo i mancati accordi con l’estero per il trasferimento di parte dei rifiuti. In città attualmente il problema rifiuti che attanagliava nei mesi precedenti al nuovo anno sembra essere un antica ferita. Tuttavia è paradossale come la situazione rifiuti sia ancora oggi irrisolta in parecchi comuni del napoletano. L’accordo che sembrava ormai raggiunto per l’apertura della discarica a Nola è ormai saltato. Anche a Sant’Arcangelo Trimonte la discarica è rimasta incompiuta in quanto c’è stato il sequestro da parte del corpo forestale. Il motivo della chiusura è stato causato da due fattori:innanzitutto l’inquinamento illecito causato dal cattivo smaltimento del liquido formatosi all’interno della discarica (il percolato). In secondo luogo non sono stati eseguiti lavori di perfezionamento e manutenzione della discarica secondo quanto stabilito dalle varie certificazioni e questo potrebbe in futuro portare a pericoli ambientali piuttosto seri. Tuttora il problema rifiuti sembra una mina vagante per la maggior parte dei napoletani . purtroppo realizzare dei progetti seri e redditizi per il problema rifiuti è ancora un miraggio. Ma un passo importante per non far degenerare ancora di più la situazione è stato fatto soprattutto con questi importanti sequestri di queste autovetture inquinanti.
Aniello Danilo Memoli